Tè Oolong, lo straordinario tè blu che non è veramente blu

Arriva dalla Cina (e da Taiwan) e comunemente viene chiamato tè blu: origine, storia, lavorazione e caratteristiche del tè Oolong.

Tè Oolong, lo straordinario tè blu che non è veramente blu

Forse avrete trovato questo nome in una lista di tè non proprio commerciale, vicino a categorizzazioni più semplici e familiari: tè nero e tè verde. A questo punto niente paura, anche il tè Oolong ha un nome borghese, per quanto onirico: viene spesso chiamato tè blu. In alcuni casi, anche Wulong, Ulong, Wu Long o Wu-Long, che in cinese significa “drago nero”.

Perché si chiami tè blu è presto detto: in seguito alla lavorazione le foglie possono assumere colore verde con leggere sfumature blu, non a caso si legge talvolta anche di tè “verdazzurri” oltre che di tè Oolong. Se cercate online il termine “tè oolong” potrebbero comparirvi immagine di tazze di tè blu: ecco, siamo molto distanti dalla realtà.

L’ossidazione del tè

tè oolong

Come viene ripetuto spesso, le distinzioni che possono intercorrere tra tè e tè sono diverse, una delle più specifiche e rilevanti sta nel grado di ossidazione a cui vengono sottoposte le foglie, più in generale se vi sia un’ossidazione nel processo di lavorazione, che gli oolong condividono con tè neri e tè Pu’er.

Banalizzando, l’ossidazione è un fenomeno che avviene per le foglie di tè in modo controllato e durante il quale la pianta viene esposta all’ossigeno per un tempo determinato, riposando su un piano per un periodo di tempo compreso tra i 30 minuti e le 5 ore. Questo processo favorisce la creazione di particolari composti aromatici e gustativi che renderanno il tè in tazza unico e riconoscibile.

Tè verde o tè nero?

tè oolong

Per tutte le ragioni che abbiamo elencato, possiamo dire che l’Oolong è un tè parzialmente ossidato o semi-ossidato, poiché il suo grado di ossidazione può variare tra due valori piuttosto importanti: il 20% e l’80%. Su questi numeri tuttavia, non c’è unanimità: ci sono testi che riportano anche valori di ossidazione tra il 5% e l’85%.

Questo fa capire che la differenza che intercorre tra un tè Oolong e un altro può essere anche molto sostanziosa. A seconda dlel’ossidazione infatti il tè Oolong può presentarsi più simile a un tè nero o più simile a un tè verde. Oltre all’ossidazione, i tè Oolong seguono tutti i processi di lavorazione del tè: appassimento, avvolgimento, essiccazione, smistamento e mondatura. Sono tanti e complessi, ragion per cui per la lavorazione degli Oolong di qualità viene richiesta grande maestria.

Tipologie di tè Oolong

 

Dong Ding OolongDong Ding Oolong

Come sottolineato nel Manuale del sommelier del tè, “Dopo il rimescolamento il tè sviluppa moltissime sostanze aromatiche di fiori e frutta che si ritroveranno nella tazza”. Nello stesso testo si ricorda che esistono moltissime varietà di oolong, le cui differenze non sono dovute solo alle caratteristiche del procedimento, ma anche al cultivar o varietà da cui provengono.

L’Oolong è l’unico tè che non viene raccolto da germoglio, ma da una foglia matura che ha qualche giorno o mese di vita. Può essere infatti raccolto sia in primavera che in autunno. Che sia a bassa ossidazione o alta ossidazione, l’Oolong è conosciuto per il suo gusto fruttato, con tutti i sentori di frutta possibili a seconda del grado di ossidazione. Abbiamo sentori di profumi, frutta fresca o disidratata, ma anche frutta secca, oppure cereali, cacao, note tostate e addirittura caffè.

L’origine del tè tra Cina e Taiwan

Taiwan; coltivazione di tè oolong

Di base l’Oolong è un tè cinese, come mostra il suo nome, la cui origine è tuttavia incerta. Vi sono almeno quattro teorie o leggende accertate sulla sua provenienza, ma nessuna che abbia prevalso in modo schiacciante sulle altre. Un’altra regione dove viene realizzato l’Oolong è Taiwan, che condivide con la Cina questa usanza.

Le ragioni per cui gli Oolong taiwanesi sono apprezzati e conosciuti sono anche di tipo storico, come riporta Joseph Wesley Uhl ne L’arte del tè: Taiwan cominciò a coltivare Oolong intorno al 1700. Per molto tempo questi tè venivano ritenuti di un valore più basso rispetto agli “originali” cinesi. Tuttavia, quando durante il 1900 il commercio fra Cina e Occidente subì una battuta d’arresto, Taiwan si incaricò di soddisfare la richiesta globale con i suoi Oolong che da sempre erano destinati al consumo nazionale, incidendo sul gusto e sull’apprezzamento di questi tè anche negli anni a venire, quando gli scambi commerciali furono completamente ristabiliti.

L’infusione dell’Oolong

tè oolong

A seconda della tipologia di Oolong, le foglie possono essere allungate oppure leggermente appallottolate. La temperatura ideale per l’infusione dell’Oolong si aggira intorno ai 95° per circa 2 minuti. Allo stesso modo, andrebbe esclusa l’usanza di prenderli con il latte, ma fanno sempre eccezione, a gusto personale, quelli estremamente ossidati. Come per tutte le tipologie di tè di alta qualità, l‘infusione delle foglie può essere ripetuta più volte. Talvolta si può anticipare l’infusione con il lavaggio delle foglie, ovvero un veloce passaggio in acqua calda che renderà ottimali le successive infusioni.

Una chicca: il Milky Oolong

Milky Oolong

Una delle tipologie di Oolong più divertenti ma anche pregiate è il Milky Oolong. Su questa tipologia di tè si è generata molta confusione, come succede spesso. Quella del Milky Oolong è una cultivar molto specifica, che ha una caratteristica: quella di non avere un aroma fruttato prevalente, ma di avere un gusto che ricorda la vellutatezza del latte. Un aroma molto sottile che è più facile da riconoscere più è allenato il palato.

Diverso è il caso dei Milky Oolong commerciali, che non appartengono alla cultivar originaria, che sono Oolong a bassa ossidazione, che dopo essere stati seccati, vengono esposti al vapore del latte, per imprimere al tè una profumazione inconfondibile e molto persistente. Sviluppa infatti note cremose, di latte ma anche di vaniglia. Per esaltarne il sapore, può essere ulteriormente arricchito con un goccio di latte direttamente in tazza. Tuttavia non si tratta della versione originaria di Milky Oolong.