Un tempo li consideravamo roba da vecchi. Erano solo i nostri nonni a farsi un grappino o un bicchiere d’amaro dopo cena.
L’operazione di svecchiamento che, nel tempo e tutti in coro, i responsabili marketing hanno fatto sugli amari, è perfettamente riuscita, ora sono tra i sottogeneri degli alcolici che da anni tengono meglio le loro fette di mercato.
Merito anche della mixability, la pratica di realizzare cocktail a base di amari, che ha permesso una maggiore diffusione dei marchi anche tra i consumatori meno agée, rimodernando un prodotto che certo moderno non era.
Sul mercato italiano, quando si parla di amari, c’è l’imbarazzo della scelta. Noi ci siamo diretti verso le etichette più storiche e più comuni, quelle che più facilmente si trovano nei nostri mobiletti dei liquori.
Per la nostra Prova d’assaggio settimanale abbiamo scelto sei amari tra i più diffusi.
CONTENDENTI
Amaro del Capo (F)
Braulio (A)
Montenegro (E)
Lucano (B)
Ramazzotti (C)
Averna (D)
CRITERI DI GIUDIZIO
Packaging
Gradazione alcolica
Analisi Gustativa
Il test si è svolto alla cieca, assaggiando gli amari a temperatura ambiente.
#6 Montenegro
— Giudizio: forse non sono sufficientemente poetica per apprezzare davvero l’amaro preferito di Gabriele D’annunzio, che lo definì il liquore delle Virtudi. Un amaro davvero molto profumato che però in bocca trovo troppo sbilanciato verso il dolce.
— Packaging: decisamente retrò, andrebbe rivisto.
— Gradazione alcolica: 23 %
— Analisi gustativa: in bocca ha un sapore pieno, ricco di note aromatiche, con la persistenza di un gusto quasi vanigliato, che personalmente trovo troppo zuccherino.
— Prezzo: 15, 66 €/ lt
— In breve: La dolcezza di D’annunzio
VOTO: 5 ½
#5 Amaro del Capo
Giudizio: calabrese, prodotto con oltre venti ingredienti naturali tipici del Sud Italia, è un liquore interessante, anche se fatico ad individuare un gusto predominante, con il risultato che in bocca è un po’ un pasticcio.
Packaging: ha un che di mappa dei pirati, l’immagine in copertina, e i pirati erano noti per essere grandi bevitori.
Gradazione alcolica: 35 %
Analisi gustativa: un amaro fortemente aromatico, che mischia diversi ingredienti difficili da riconoscere. È netto il sapore di liquirizia e un retrogusto di menta. Il risultato è comunque piuttosto dolce.
Prezzo: 13,56 €/lt
In breve: tutti, ma proprio tutti, gli ingredienti della Calabria
VOTO: 6-
#4 Averna
— Giudizio: l’amaro di Caltanissetta è di nuovo un prodotto molto dolce, sicuramente pensato per accontentare un pubblico molto ampio ma non pienamente corrispondente alla definizione “amaro”. Dalla consistenza molto fluida, rimane a lungo persistente in bocca.
— Packaging: la giusta eleganza del passato in un’etichetta rimodernata.
— Gradazione alcolica: 29%
— Analisi gustativa: all’assaggio, troviamo un gusto piuttosto dolce, in cui si riconoscono le note agrumate, anche se è fortemente prevalente il sapore di liquirizia
— Prezzo: 12,12€/lt
— In breve: il gusto pieno della vita è più amaro di così, credetemi
VOTO: 6
#3 Lucano
— Giudizio: non mi dispiace, l’amaro della Basilicata. Anche se ancora troppo dolce per essere davvero “amaro”, regala note di gusto particolari.
— Packaging: il giusto compromesso tra tradizione e modernità
— Gradazione alcolica: 28%
— Analisi gustativa: in bocca si sente un gusto dolciastro, con un netto sapore di caramello, con qualche punta di amaro data da un lieve sentore di zucchero bruciato.
— Prezzo: 13,18 € /lt
— In breve: amaro caramellato
VOTO: 6 ½
#2 Ramazzotti
— Giudizio: un amaro con un gusto bilanciato e un equilibrio piacevole. Per me, decisamente promosso.
— Packaging: tra i contendenti, quello che ci piace di più
— Gradazione alcolica: 30 %
— Analisi gustativa: in bocca è molto forte un sapore agrumato, con un retrogusto di anice. In generale, un gusto bilanciato tra il dolce e l’amaro e un risultato soddisfacente.
— Prezzo: 10,22 €/lt
— In breve: Ramazzotti (on the) rocks
VOTO: 7
#1 Braulio
— Giudizio: tra i contendenti, è l’amaro più amaro, e questo dal mio punto di vista è un elemento positivo. Si sentono i sapori delle erbe e, anche se è difficile distinguerne uno dominante, il risultato è pieno e interessante
— Packaging: da rivedere
— Gradazione alcolica: 21 %
— Analisi gustativa: anche se in un primo momento in bocca può sembrare prevalente la dolcezza, presto si riconoscono le note amare persistenti, tipiche delle erbe aromatiche presenti nell’infuso.
— Prezzo: 10,33 € / lt
— In breve: l’amaro delle montagne
VOTO: 7 +
COSA ABBIAMO IMPARATO
Impariamo sempre la stessa cosa, e cioè che è difficile osare. Giustamente, il punto è cercare di vendere il proprio prodotto a un pubblico sempre più ampio e vario, ma spesso questa scelta porta più di un compromesso dal punto di vista gustativo.
Come nel caso di amari che amari in realtà non sono.
Non dico che cercavamo l’Unicum o il Petrus (non a caso, non sono stati scelti tra i contendenti, proprio perché prodotti un po’ meno facili al gusto generale), ma se compro un amaro non mi aspetto un digestivo zuccherino.
O forse sì, visto che tutti quelli più diffusi, in definitiva, risultano avere un sapore piuttosto dolce.