Per quali ragioni Lavazza e Campari stanno bene insieme? Beh, è l’Italia che compra, sì certo, sproporzionata rispetto agli stranieri che comprano il Made in Italy, ma meglio di niente.
Per restare alle ultime acquisizioni, Lavazza si è assicurata il caffè francese Carte Noire mentre Campari ha brindato a Grand Marnier, storico marchio del cognac aromatizzato all’arancia, francese pure quello.
Una settimana fa abbiamo scoperto che Campari è insieme a Lavazza anche nel flagship store aperto dal gruppo torinese del caffè in Piazza S.Fedele a Milano, con 4 nuovi cocktail entrati in piatta stabile nel menu a 10 euro l’uno, e un modo originale di gustare l’aperitivo, magari nel nuovo dehors proprio accanto alla Galleria, piazza Duomo e il teatro alla Scala.
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Il grande spazio da 200 metri quadri, illuminato da un bellissimo lampadario centrale con 640 chicchi pendenti in ambra, è suddiviso in quattro zone.
Caffetteria e slow coffee sono dedicate alle degustazioni e ai sistemi di estrazione, dalla classica moka al caffè filtro, con i vari metodi che l’Italia ha importato dai paesi nordici, syphon, Chemex, cold-brew, aeropress e altri.
Mentre nelle zone fresh roasted e coffee design il caffè viene tostato e miscelato al momento, davanti al cliente, e si può sperimentare anche in forme alternative, che siano caviale o pop-corn, messe a punto da chef del calibro di Ferran Adrià.
E se con Lavazza il grande catalano, già geniale chef di El Bulli, ha appena inaugurato Condividere, l’originale ristorante inserito nella nuova sede dell’azienda torinese, a Milano la collaborazione con Campari, il marchio dello storico aperitivo rosso famoso nel mondo si basa su una precisa idea: rivisitare ricette tradizionali con l’impronta della caffeina.
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Ecco allora che il Negroni, fatto con Campari, gin Bankes, vermouth bianco Cinzano 1757 e barolo chinato, viene infuso sul caffè tostato di fresco, prendendo spunto e tutta la scenografia del caso dal mondo dei caffè speciali (specialty coffee).
Poi c’è il Nuvola Spritz, deliberatamente ispirato al nuovo quartier generale che ospita Lavazza, disegnato dall’archi-star Cino Zucchi.
Una miscela di Aperol, prosecco e soda, sovrastata da una spuma di Grand Marnier, agrumi, spezie e caffè tostato fresco, vaporizzato come un profumo.
Meno appariscenti ma molto aromatici, vuoi per la sobrietà della coppa Martini, i cocktail dedicati all’incontro tra Milano e Torino: Mi-To, il twist con vermouth e Campari, e Campari Duetto, shakerato con nocciola e ginepro.
Come dire: tutti gli aromi possibili del caffè, declinato in 4 nuovi cocktail Campari, da abbinare a piatti sorprendenti e buoni: dal Club sandwich gourmet al risotto al caffè San Fedele, dalla catalana di gamberi ala spugna di tiramisù.