Mentre si discute sul taglio delle accise per ridurre il costo del carburante, il nuovo governo capeggiato dal Presidente Giorgia Meloni pensa anche a ridurre le accise sulla birra. A prendersi l’impegno è il neo Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, intervenuto nel corso della Giornata Nazionale del Luppolo indetta lunedì 7 Novembre da Coldiretti presso Palazzo Rospigliosi a Roma.
Le parole del ministro Lollobrigida
“Si faceva riferimento alla vicenda della riduzione delle accise, una vicenda che dovrebbe vederci allineati alle nazioni che sono in competizione con noi. Io credo molto nel modello europeo, se l’Europa è un’occasione per tutti” ha detto il ministro “Sulla vicenda delle accise guardiamo con interesse al modello francese, che ha reso strutturale gli interventi di questa natura, per mettere sul piano della fiscalità in leale concorrenza le aziende italiane con le aziende fuori dai nostri confini”. Gli interventi sarebbero finalizzati a potenziare il valore economico della filiera brassicola, permettendo anche alle realtà più piccole di sostenersi economicamente e di rendersi appetibili per i clienti finali.
L’intervento di Ettore Prandini
Quali saranno i provvedimenti concreti presi a favore dell’abbassamento delle accise, per ora non è chiaro e non emerge neppure dal discorso di Lollobrigida, a cui ha fatto eco il presidente di Coldiretti Ettore Prandini: “Ci immaginiamo una forte azione già nella prossima finanziaria per quanto riguarda il tema delle accise. Non perché ci dobbiamo distinguere. Ma perché dobbiamo mutuare [queste iniziative] dai francesi che sulle filiere agroalimentari sono particolarmente attenti e hanno sempre ritenuto la filiera agroalimentare un elemento di forza” E a seguire “Guardate quello che è avvenuto nel vino: noi puntavamo sul tema del produrre fino a sé stesso, loro parlavano di valore della filiera”.
Le accise dell’Italia e quelle della Francia
Andrà chiarito documenti alla mano in che modo viene perseguita l’aderenza al modello francese, per esempio se si tratta di introdurre accise anche per il vino oltre che per la birra, come accade in Francia, dove comunque le accise stesse sugli alcolici sono lievemente cresciute all’inizio del 2022. Uno dei temi sul tavolo sarà capire se la riduzione delle accise verrà destinata in modo specifico al settore della birra artigianale, quindi in base ai volumi di produzione dei singoli birrifici, in modo da tutelare le piccole produzioni, oppure se sarà applicata in modo indiscriminato, tra piccole, medie e grandi aziende. Già alla fine del 2021 un taglio delle accise sul mondo birra era stato paventato per il 2022, un taglio che incideva in modo proporzionale su birrifici artigianali e industriali.
Il riferimento alla salubrità delle bevande alcoliche
Tornando al ministro, il suo intervento ha contenuto anche un velato riferimento al tema molto dibattuto della salubrità delle bevande alcoliche. “L’abuso di bevande alcoliche fa male, è indiscutibile. Ma basterebbe leggere qualche libro di storia per richiamarci ad esempio alla storia della birra, per vedere che alla base della cultura europea c’è anche la cultura dell’alimentazione” ha dichiarato sempre nella stessa sede “Credo che si possa rivendicare guardando coloro che hanno bevuto con moderazione birra nel mondo, i monaci, e guardare quanto sono vissuti, quanto vivono. Ragionare con serenità che chi mangia bene, chi beve bene, campa spesso i 100 anni che ci auguriamo vivere tutti”.