Tra le novità della nuova Guida alle birre d’Italia (quale? l’unica, quella di Slow Food editore) i premi speciali ai birrifici e ai locali notevolissimi della nostra Penisola. Riconoscimenti che, a prescindere dalle Chiocciole assegnate per l’edizione 2023, immortalano il settore brassicolo italiano artigianale e indipendente di questo momento attraverso nuove certezze e aspettative soddisfatte; sempre più si ambisce a un’offerta gastronomica all’altezza di quella birraria e si richiede una coerenza di intenti e azioni a produttori e gestori.
Si noterà dunque l’attenzione posta, mediante i premi, sulla proposta culinaria, sulla filiera, sulla sperimentazione e sul servizio. L’annuncio è di poco fa: alla città dell’Altra Economia di Roma – Ex mattatoio di Testaccio, si sta svolgendo la grande degustazione che accompagna la presentazione della guida; due giorni di festa con 80 birre in assaggio.
Premi speciali ai birrifici
Miglior Novità: Doctor B di Livorno
Motivazione: un birrificio aperto poco prima della pandemia e gestito da due giovani produttrici che hanno deciso di puntare sulle basse fermentazioni. Il risultato sono birre pulite, precise e curate, frutto di un approccio attento e meticoloso. La scelta di puntare sul brewpub, e quindi sul mercato locale, senza rinunciare a proporre le proprie lager anche fuori è senz’altro vincente.
Premio Costanza: Barley di Maracalagonis (CA)
Motivazione: il birrificio di Nicola Perra è uno dei migliori esempi di come il successo della birra artigianale non sia legato esclusivamente alla capacità di creare e di innovare, ma anche di garantire al proprio cliente un prodotto sempre al massimo delle proprie possibilità, attraverso rispetto dei tempi, cura dei dettagli, gestione oculata dell’organizzazione.
Premio Filiera italiana: Baladin di Piozzo (CN)
Motivazione: sin dalle prime cotte il birrificio Baladin ha cercato di creare un legame con la terra utilizzando cereali italiani, quando non del tutto locali. Uno sforzo costante e mirato che ha portato il birrificio a mettere in commercio, primo tra tutti, una birra totalmente italiana e a investire energie nella costruzione di un consorzio per la promozione proprio di questi temi.
Premio Miglior Progetto di Cantina: Cantina Errante – Barberino Tavernelle (FI)
Motivazione: sperimentazione, rapporto con il territorio, valorizzazione dei prodotti locali, pulizia e identità sono questi gli elementi che caratterizzano questa giovane realtà toscana che ha dimostrato, nel giro di pochi anni, di essere un sicuro riferimento internazionale.
Premi speciali ai locali
Miglior selezione birre alla spina: The Drunken Duck di Quinto Vicentino (VI)
Motivazione: per una batteria articolata in 18 vie di spillatura, attraverso le quali – grazie all’attento assortimento delle tipologie in mescita – qualsiasi appassionato ha la certezza di trovare l’accesso a prodotti in grado di soddisfare la propria sete: basse fermentazioni; “alte” di matrice belga, tedesca, britannica e statunitense; fermentazioni miste e spontanee; filoni “di ricerca” quali quello legato, ad esempio, alle Italian Grape Ale. Un “catalogo” gestito con acume e con una capacità nel servizio ferreamente collaudata.
Premio Miglior selezione birre in bottiglia: Abbazia di Sheerwood di Caprino Bergamasco (BG)
Motivazione: il locale della famiglia Galati ha una vastissima e profonda selezione di etichette che consentono non solo di farsi un’idea della scena birraria nazionale, ma anche di coglierne l’evoluzione negli anni.
Premio Miglior offerta culinaria: Arrogant di Reggio Emilia
Motivazione: per la pari attenzione messa nella scelta delle birre e in cucina, dove la squadra di Alessandro Belli seleziona i migliori prodotti degli artigiani dell’Appennino reggiano e li trasforma in ricette che oltre a guardare alla tradizione locale non hanno paura di innovare.
Miglior publican: Scurreria Beer & Bagel di Genova
Motivazione: Alessandro Gurgo e Giorgio Airaldi portano avanti un luogo che è diventato tappa fissa per gli appassionati che qui trovano cultura, attenzione al servizio, alla selezione e al racconto, oltre a un’incessante ricerca che porta a proporre, spesso invitandoli direttamente al pub, alcuni dei principali esponenti della scena birraria nazionale.