Il gin artigianale è la tendenza numero 1 del bere miscelato ininterrottamente dal 2016, come confermano le distillerie specializzate spuntate come funghi.
Ma se nel gin più o meno artigianale, i botanical (spezie, erbe, bacche e fiori usati per aromatizzare) vengono aggiunti all’alcol di base, e i loro oli estratti durante la distillazione per creare un alcol secco, amaro e speziato, così non è per il gin rosa.
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Gin rosa? Sì, da non confondere con il cocktail omonimo fatto mescolando gin e angostura, e neanche lo storico locale in Galleria San Babila a Milano.
Parliamo invece di nuovi gin con aromi alla frutta, solo occasionalmente derivati dai frutti interi –lamponi, fragole, ciliegie o rabarbaro– spesso invece aromatizzati con le più economiche essenze, aggiunte dopo la distillazione per creare liquori dolci.
Nonostante il carattere secco e amaro del ginepro ne rappresenti l’essenza, il gin non è per tutti. Al contrario, le vendite della versione rosa, molto più dolce, aumentano a un ritmo impressionate.
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Anche per questo nel mercato inglese, finora il più ricettivo, i produttori di gin rosa che erano meno di 15 nel 2013, sono ora oltre 150.
La prima bottiglia di Gordon’s Pink, il gin rosa inglese protagonista del boom, è stata venduta nell’estate 2017: durante il primo anno il nuovo prodotto ha aggiunto la bellezza di 75,2 milioni di sterline alle vendite di Gordon (aumento totale: 103,2 milioni di sterline).
Una vera sorpresa: mai un nuovo liquore aveva fatto meglio nell’ultimo decennio.
A differenza della crescita del gin artigianale, alimentato dal proliferare di piccoli distillatori, la mania del gin rosa è stata creata e promossa soprattutto da industrie come Diageo, proprietaria del marchio Gordon, o Pernod Ricard con il gin Beefeater Pink.
Come nel caso del vino rosé, in particolare del prosecco rosato, il gin rosa è perfetto su Instagram, una tentazione irresistibile per chi ama condividere gli scatti di quel che sta bevendo.
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E visto l’appeal dovuto a tanta dolcezza, è molto probabile che questo tipo di bevande –gin rosa in testa– sarà una tendenza anche nel 2019.
[Crediti | The Guardian]