In collaborazione con Val d’Oca.
Pù donne, più giovani, più attente a spendere, ma a spendere bene. A fotografare il consumatore tipo dell’ecommerce del vino è Val d’Oca, che oltre dieci anni fa, nel 2010, fu uno dei primi nomi ad approdare sul web con un negozio online di proprietà a gestione diretta. Un e-shop che è cresciuto negli anni, tanto da registrare chiaramente nel 2020 la tendenza di “un nuovo modo di fare acquisti” – come commentò al momento del restyling dell’ecommerce il Direttore Generale della Cantina Produttori di Valdobbiadene Alessandro Vella.
Oggi, forte di questi anni di esperienza alle spalle, in cui le dinamiche di vendita del vino sono andate verso nuove e interessanti direzioni, Val d’Oca tenta di profilare l’acquirente medio, o quantomeno di rilevare i trend che si sono imposti nel mondo dell’ecommerce del vino.
Chi compra vino online?
Ecco qualche dettaglio delle tendenze sviluppate negli ultimi dieci anni sulle vendite online di vini, secondo i dati analizzati da Val d’Oca relativamente al suo ecommerce.
Crescita della fascia 25-44 anni
La generazione Millennial, una volta considerata consumatore di prospettiva, ora ha un potere d’acquisto importante, e lo dimostra aumentando gli acquisti con uno strumento che le è congeniale, il web. In generale, spiega Marco Batatto, e-commerce specialist Val d’Oca, “l’età media si sta alzando, a dimostrazione del fatto che anche i clienti meno giovani o poco inclini ai nuovi strumenti digitali, superato il primo scetticismo, ripetono l’esperienza dell’acquisto online se questo li conforta con la semplicità dei passaggi, l’affidabilità del pagamento, la sicurezza nella gestione della privacy, la rapidità dei tempi di consegna (2-3 giorni) e la qualità del servizio, oltre che del prodotto”.
Aumento di consumatori di sesso femminile
La tendenza di consumatrici è lieve, poco meno dell’1%, ma è interessante da evidenziare, soprattutto in un mercato – quello del Prosecco – che va anche nella direzione di promuovere la relativamente nuova tipologia Rosé, per cui le donne sembrano essere il target maggiormente di riferimento.
Aumento dello scontrino medio
Si nota una tendenza a spendere su vini di maggior qualità, e quindi, in particolare, la crescita del DOCG. In generale, lo scontrino medio nell’ecommerce di Val D’Oca si è piuttosto alzato negli ultimi dodici mesi, passando da 112 euro nel 2021 a 125 euro nel 2022. Questo è probabilmente dovuto anche all’aumento generale dei prezzi, che a portato il consumatore ad esplorare maggiormente gli shop online per fare le proprie valutazioni di acquisto.”Il consumatore medio dell’e-commerce Val D’Oca sceglie la qualità del Prosecco Superiore DOCG sette volte su dieci”, spiega l’e-commerce specialist. “Tra le prime dieci etichette più vendute sul sito, sette appartengono infatti alla tipologia Valdobbiadene DOCG, con ottimo posizionamento dei territori di eccellenza come Cartizze e le Rive: un risultato che ci incoraggia a continuare sulla strada intrapresa dalla Cantina – continua Baratto – da sempre concentrata a valorizzare al meglio le eccellenze del territorio e il lavoro dei nostri 600 soci viticoltori”.
Aumento della soddisfazione del cliente per il servizio
Si sono ridotti i tempi di consegna che avviene, nell’80% dei casi, entro 48 ore dall’ordine. Conseguenza anche del post Covid, con i corrieri che si sono organizzati in maniera più efficiente e hanno imparato a gestire le criticità dell’alto volume di spedizioni da trasportare. “Quello che da un lato appare come un nuovo modo di fare acquisti – commenta Marco Baratto – d’altro canto rappresenta anche il recupero di un rapporto diretto, non mediato, tra produttore e consumatore, per un e-commerce come il nostro, che è gestito direttamente da noi, dalle nostre persone, le stesse che riceverebbero il cliente nel nostro punto vendita adiacente alla Cantina. E proprio la qualità del servizio, garantita dal rapporto umano diretto con le nostre persone, è uno degli aspetti più apprezzati dai nostri consumatori digitali, come conferma il nostro rating dalle recensioni ricevute dagli utenti dalla piattaforma Feedaty, positive al 98.2% con un punteggio di 4,8/5.”
Aumenta il consumo di vini a basso residuo zuccherino (brut)
Quello che si profila nel 2022 è un consumatore che predilige i brut, perché più sofisticati e con una esaltazione delle caratteristiche organolettiche delle uve del territorio d’eccellenza.
Picchi di vendite e occasioni di consumo
Esistono ancora i periodi di maggiore vendita: per esempio il mese di Novembre, con gli ordini aziendali o dei privati in vista del Natale o la Black Week, estensione del Black Friday. C’è poi il periodo di marzo e maggio, che è quello in cui si registrano le maggiori vendite, con la bella stagione che favorisce il consumo di vino a casa e fuori, e il lancio delle nuove annate appena messe in commercio. Tuttavia, resta da evidenziare come il Prosecco sia sempre di più un vino slegato dal consumo d’eccezione delle feste o dei brindisi di fine cena, ma un vino che ormai si beve in ogni periodo dell’anno e a tutto pasto.