Silohuette inconfondibile: trattasi di Coca Cola. Allora come mai è verde, verde come i prati, verde come i vegetali? Per rispondere alla crescente domanda di noi consumatori rompini che chiediamo bevande sempre meno zuccherate e con poche calorie.
Si chiama Coca Cola Life, vuole essere ipocalorica, naturale, green, vuole piacere alle famiglie giovani.
Da qualche ora è disponibile negli scaffali dei supermercati italiani in tre formati: lattina da 330 ml o in bottiglia da 500 ml e 1.75 litri. Obiettivo: occupare lo spazio tra la versione classica e la Zero.
Un litro di Coca Cola Life apporta 270kcalorie contro le 420kcal della Coca Cola tradizionale, il conteggio dello zucchero contenuto espresso in cucchiaini parla di 13 contro 21.
Il taglio calorico, se così vogliamo chiamarlo, è dovuto al cambio di dolcificante, non più aspartame ma estratto di foglie di stevia, pianta diffusa tra le montagne di Paraguay e Brasile. Con un lieve retrogusto di liquirizia, arriva a dolcificare fino a 300 volte in più del normale zucchero bianco.
Da dove nasce l’esigenza della nuova bibita già lanciata nel 2013 in Argentina e Cile, poi introdotta in molti Paesi europei?
Dal fatturato delle ultime stagioni, probabilmente, con vendite e ricavi della multinazionale in costante calo, e dal fatto che nel Regno Unito, per fare un esempio, ormai il 40 % del prodotto venduto è ipocalorico.
Così ad Atlanta si sono messi in testa di fare la rivoluzione: via il peccaminoso rosso e dentro il verde ambientalista, fuori l’aspartame delle controversie e dentro la stevia, star degli eco-dolcificanti.
Bella è bella, pure glam, ma diciamolo, le aspirazioni dietetiche della Coca Cola Life vengono facilmente frustrate dai 13 cucchiaini di zucchero presenti in un litro di liquido caramelloso da 270 calorie.
Resta anche l’incognita sapore: come se la caverà una Coca Cola invasa dal retrogusto di liquirizia tipico della stevia? E Life conviverà con Coca Cola Light o finirà per incorporarla con prepotente avidità?
[Crediti | Link: Il Fatto Alimentare]