Si chiama Festa di Primavera, ma si festeggia in pieno inverno. La scorsa settimana è iniziato l’Anno del Drago, sinonimo di potere magnanimo, forza e armonia, intrinsecamente legato all’elemento del legno che rappresenta la vitalità e la creatività. Le date del Capodanno Cinese cambiano ogni anno, ma sono sempre comprese tra il 21 gennaio e il 20 febbraio. I festeggiamenti in questo caso hanno preso il via lo scorso 10 febbraio e dureranno per ben 16 giorni, con numerose iniziative pubbliche anche nel nostro Paese e col cibo ancora una volta protagonista assoluto.
È proprio attorno al cibo che si sviluppa infatti questo rito dell’identità locale che in città italiane come Milano e Prato, ma anche a Firenze, Roma, Torino e Napoli, contribuisce a creare un metaforico ponte culturale avvicinandoci, anno dopo anno, all’Estremo Oriente. La tradizione, oltre a scenografiche parate e danze millenarie come la tipica danza del leone (200 a.C.), vuole ricette ben precise da portare in tavola al pari dei “nostri” lenticchie e cotechino. Due gli elementi ricorrenti: dim sum e pesce. Il tutto, accompagnato dal consueto scambio di hongbao, le buste rosse con all’interno denaro come simbolo di buona fortuna destinate a giovani, anziani e dipendenti.
Ma se, in questi giorni e non solo, tanto si è detto e scritto sui piatti che la comunità cinese è solita consumare per accogliere il nuovo anno, quali sono le bevande scelte per accompagnare? Lo abbiamo chiesto e provato in prima persona in uno dei locali cinesi più accreditati di Firenze, ormai anche d’Italia: Il Gusto di Xinge (Viale Belfiore 2), dove la giovane chef-imprenditrice Xin Ge Liu ha allestito in pochi anni un ristorante e cocktail bar esperienziale in cui il cibo diventa scoperta, esplorazione, condivisione, ma anche design. Una commistione di idee, stili e influenze di vario tipo, che accanto all’accattivante proposta fine dining ha visto progressivamente sbocciare il bancone di Drinx, cocktail bar dallo spirito orientale guidato dal Bar Manager Donato Lemme, 34enne ex Capo Barman di Caffè Gilli che ha fatto il suo debutto ufficiale proprio in occasione del Capodanno Cinese.
A lui è andato il non facile compito di creare una serie di drink in grado di tenere testa, sia accompagnando sia contrastando, ai forti sapori dei piatti rappresentativi della festività più attesa dell’anno. Eccoli nel dettaglio, tra signature e grandi classici:
Edamame e twist sul Moscow Mule
L’abbinamento pensato da Il Gusto di Xinge inizia con “Emotion”, pasta di taro ripiena di purea di edamame coperta dal fungo bambù. In abbinamento troviamo un rinfrescante “Multimule”, un twist sul Moscow Mule con un gin infuso al pandan e al coriandolo che richiama il sentore erbaceo dell’edamame.
Rum e pesce spada
Per gli amanti dei sapori più dolci c’è il tandem “Blooming”-“Daiquiri”: il primo è uno dei piatti forti di Xin Ge, realizzato con pasta di cristallo al nero di seppia, con ripieno di pesce spada, sedano e mascarpone, guarnito con cavolo viola marinato e servito con cozza e uova di pesce; il secondo è un classicone base rum, dove la dolcezza della canna da zucchero contrasta la sapidità del pesce, con la parte acida del sour a completare un perfetto connubio di sapori.
Gin vietnamita e polpette di scampi
Il terzo abbinamento prevede un Gin Tonic creato col gin vietnamita Song Cai, il “Song Cai Tonic”, le cui botaniche montane creano il perfetto connubio tra mare e montagna. Esattamente ciò che esprime l’altro piatto signature di questo locale: “Dream of Red Chambers”, polpette a forma di litchi ripiene di scampi e formaggio filante, raccolte da una composizione di foglie e rami secchi.
Maiale, Riccio e… Martini
“Maiale e Riccio di Mare” è un piatto strutturato e molto saporito, visto che abbiamo un maiale fresco con polpa di riccio guarnito con katsuobushi. Cosa abbinarci se non un classico Martini? Per sgrassare la bocca dal maiale e dal riccio la versione di Donato dell’intramontabile Martini è piuttosto tradizionale, ma anche qui con un tocco di Oriente dato dal vermouth infuso al bamboo e dal gin al pandan. Ecco spiegato il nome del drink: “Pandini”.
Ravioli al vapore e Negroni
L’epilogo del viaggio, e dei miei personali festeggiamenti per il Capodanno cinese, è arrivato infine con “Petit Voyage”: ravioli ripieni di funghi e tartufo, cotti al vapore. Per richiamare i sapori della terra presenti nel piatto, dunque, un robusto “Negroni” dalle note amaricanti e vellutate.