Si fa presto a dire che Teo Musso, patron di Baladin, ha cambiato il mondo della birra artigianale in Italia. Vero, okay, ma come si entra nella storia? Come si “fa epoca“?
Semplice (ma poi neanche tanto): si segue l’intuito e si creano delle birre che entrano nell’immaginario collettivo, che restano nella memoria, anche e soprattutto di chi non è un birrofilo matto e disperatissimo, di quelli per capirci che non sanno parlare d’altro che di luppolo 24/7.
Dato che di recente abbiamo detto della nuova POP di Baladin, in redazione si è scatenato il putiferio: a seconda delle vicissitudini della vita, dei ricordi personali e delle preferenze di palato, non ci si riusciva a mettere d’accordo su quale delle birre Baladin avesse fatto epoca più delle altre.
Allora abbiamo optato per una soluzione alternativa, una Prova d’assaggio sui generis. Prese le nostre Baladin preferite (sappiamo già cosa direte: mancano questa e quella, eh, Dissapore non è più quello di un tempo) le abbiamo fatte degustare alla cieca a chi non si facesse le pippe da beer-lover e lasciato ai degustatori la decisione finale.
Nessun grande esperto, niente elucubrazioni sui diversi stili, nessun condizionamento: un voto pop e naia, insomma.
E, detto fatto, ecco cos’è successo.
CONTENDENTI:
NAZIONALE / ANNO 2011
(categoria birre luppolate) 75 cl a 7,50 € – Grado alcolico: 6,5%
E’ stata la prima birra italiana al 100%, con ingredienti solo e soltanto a bandiera tricolore: acqua, malto d’orzo, luppolo, lievito, bergamotto e coriandolo di casa nostra. Ha fatto scuola nel 2011, anno della sua nascita, perché all’epoca fu la prima birra “km Italia” in assoluto.
Ingredienti: acqua, malto d’orzo, luppolo italiano, spezie, zucchero, lievito.
SUPER / ANNO 1997
(categoria birre puro malto) – 75 cl a 9,00 € – Grado alcolico: 8,0%
Nasce nel lontano 1997: sono passati quasi 20 anni, ma la Super ha fatto epoca perché non è mai passata di moda. L’ispirazione è quella di una birra d’abbazia, ma poi prende la sua strada e guarda anche altrove. Ha fatto epoca perché va giù come il pane, ma non è la classica sciacquata di periferia.
Ingredienti: acqua, malto d’orzo, luppolo, zucchero, lievito.
ISAAC / ANNO 1997
(categoria birre speziate) – 75cl a 9,00 € – Grado alcolico: 5%
Nel 1997, quando per la prima volta è uscita in commercio, la birra era ancora una faccenda per soli uomini. Poi arrivò la Isaac, una bianca che ha colpito dritto al cuore i palati femminili o quelli meno portati al gusto amaro, e ha fatto scuola.
Ingredienti: acqua, malto d’orzo, malto di frumento, frumento, coriandolo, luppolo, scorza d’arancia, zucchero, lievito.
LUNE / 2011
(categoria barley wine) – 50 cl a 25 € – Grado alcolico: 11,5%
Nel 2011 la birra Baladin incontra il vino, anzi i vini bianchi d’autore. Lune nasce dall’incontro di Musso con alcune grandi aziende vinicole italiane e ha una personalità incredibile data dall’invecchiamento nelle botti che hanno ospitato alcuni vini bianchi italiani molto conosciuti. Un prodotto che ha segnato l’epoca più recente come “barley d’autore”.
Ingredienti: acqua, malto d’orzo, farro, luppolo, lievito.
WAYAN / ANNO 2000
(categoria birre speziate) – 75 cl a 9,00 € – Grado alcolico: 5,8%
Era il 2000: fino ad allora in Italia la birra con le spezie era cosa da “fissati”. Poi arrivo lei: fate conto di mescolare 9 spezie e 5 cereali, crepi l’avarizia da Baladin. Il tutto per realizzare questa birra che col pesce… la morte sua.
Ingredienti: acqua, malto d’orzo, farro, malto di frumento, frumento, grano saraceno, segale, luppolo, scorza d’arancia, pepe, coriandolo, scorza di bergamotto, camomilla, cannella, radice di genziana, zucchero, lievito.
XYAUYU’ / ANNO 2004
(categoria barley wine) – 50 cl a 30 € – Grado alcolico: 14% – Anno 2012
Compie 12 anni una birra che ha fatto epoca nella categoria “ma questa non è una birra”. Prima di allora, probabilmente, ci si sarebbe scandalizzati, oggi invece la complessità del lungo riposo si sente tutta, e voi state attenti che i 14 gradi poi li sentite tutti, anche quelli.
Ingredienti: acqua, malti d’orzo, zucchero, luppolo, lievito.
ELIXIR / ANNO 2004
(categoria birre puro malto) – 75 cl a 11 € – Grado alcolico: 10%
Un elisir di nome e di fatto, nato nel 2004 e da allora rimasto in auge tra i grandi classici Baladin che hanno cambiato il mondo dei birra-dipendenti, un’ambrata che sta a metà strada tra la birra e il distillato: uno degli esempi più riusciti di una birra che regge tutto (anche il Roquefort, per dirne uno).
Ingredienti: acqua, malto d’orzo, luppolo, zucchero, lievito.
CLASSIFICA
#7. NAZIONALE
Limpida e dorata, gradevole e senza tanti roncoli, se non quella nota leggermente saponata del coriandolo che può piacere o meno. All’unanimità è stato detto che “sì, questo dovrebbe essere lo standard minimo della birra alla spina in Italia. Se vabbè, magari”.
Voto: 6 1/2
#6. XYAUYU’
Ambrata scura, ma limpida e senza schiuma. Liquorosa già al naso, in bocca prosegue nel suo intento “assassino” di darvi la mazzata finale di una serata al momento del dessert. Complessa, dolce e che terrebbe testa anche ad un passito.
Voto: 7
#5. WAYAN
Di un giallo carico e limpido, si svela subito al naso col suo profumo piacevole e agrumato. In bocca è decisamente speziata, con le note di pepe che tornano nel naso e poi lasciano spazio all’agrume imperante.
Voto: 7+
#4. SUPER
Ambrata, leggermente torbida e con bollicine “vive”, bella schiuma. Al naso vince il malto, mentre in bocca la tostatura si mescola piacevolmente al gusto di banana e all’avocado.
Voto: 7 1/2
#3. LUNE
Ambrata con sfumature amaranto e senza schiuma, al naso è liquorosa e ricorda anche l’umami. Sul palato è leggermente sapida, complessa e ricca di sfumature legnose.
Voto: 8
#2. ISAAC
Bella schiuma, giallo carico e piuttosto torbida, ci piace perché ha un profumo sgrumato che ricorda verbena e bergamotto. In bocca è un festival di arancia, spezie e riempie il palato a lungo, vista la notevole persistenza.
Voto: 8 1/2
#1. ELIXIR
All’aspetto è ambrata tendente all’aranciato e con una bella schiuma. Al naso è vinosa di un alcol che non ti aspetteresti, mentre in bocca è dolce e avvolgente, piacevole e piaciona. Conquista, non c’è niente da fare.
Voto: 9
[Crediti | Link: Dissapore, immagini: Carlotta Girola]