È IL festival italiano delle birre acide, punto di riferimento nel suo genere per tutti gli appassionati di birra d’Europa (e oltre): l’Arrogant Sour Festival ha la capacità di far accorrere da oltre-oceano birrai e beergeek, nel bucolico Chiostro della Ghiara di Reggio Emilia. Quest’anno cade tra il 31 maggio e il 2 giugno e noi di Dissapore, media partner dell’evento, ci stiamo preparando omaggiando cinque lettori, tra voi, di dieci gettoni in omaggio (vi diciamo come al fondo dell’articolo) e raccontandovi programma e novità della manifestazione.
Tanto per iniziare, si intende: le protagoniste sono, come sempre, le birre sour, che per qualche motivo impenetrabile si fanno amare in maniera trasversale da beeer-addicted, gourmand a qualunque titolo, vinofili, persino loro. Quindi parliamo di lambic, gueuze, kriek, framboise, faro, gose, berliner weisse, oud bruin, flemish red ale, farmhouse saison.
Più di 160 le birre alla spina ruoteranno lungo il bancone di 40 metri (q-u-a-r-a-n-t-a), servite dai publican più in vista della scena italiana, rigorosamente artigianale. Dopotutto l’organizzatore del festival, Alessandro Belli, è un publican: al servizio ci tiene.
Presto vi comunicheremo l’elenco di birre e birrifici, suggerendovi le imperdibili secondo noi, alle solite.
Le novità
Il cibo
All’Arrogant Sour Festival si mangia bene; niente focaccione buono solo per la fondazza puntualmente stantio. Si bevono birre di un certo pregio (e costo), perdìo! Il festival ci ha abituati al gelato di Simone Defeo, alla pizza di Francesco Oppido, alla carne della macelleria Brarda, l’erbazzone di Forno Moderno, i salumi di Bettella. Tutti presenti all’appello, accanto a qualche novità gastronomica.
Quest’anno ci saranno anche i formaggi di Guffanti, affinatore famoso se ce n’è uno, con una selezione studiata appositamente per le acide del festival. Poi Diego Rossi, di Trippa Milano, che domenica 2 giugno farà un cammeo con la sua proposta gastronomica, Stefano Callegari, con il suo street food romano, e Pasticceria Incerti. Quest’ultimo è probabilmente il nome meno conosciuto, tra le novità, ma sappiamo dall’organizzazione che Chiara Incerti è una promessa del territorio. Proveremo.
In aggiunta, i cioccolati bean to bar di Brave Beans, che definire non convenzionali è dire poco: mono-origini dai sentori arditi, che promettono lunghe meditazioni in abbinamento alle birre.
Ancora a proposito di cibo, per domenica 2 giugno è prevista una collaborazione tra Callegari e Oppido, che tireranno fuori qualche pizza esclusiva per l’occasione.
Le bevande analcoliche
Oltre alla torrefazione Lady Caffè, presenza fissa del festival di cui vi abbiamo parlato più volte in ambito di Specialty Coffee, ci saranno Molecola – la cola alternativa, per intenderci – e Wami, l’acqua che sostiene la realizzazione di progetti idrici in villaggi bisognosi, attraverso l’acquisto delle bottigliette.
La spedizione delle birre dal “Sour Beershop”
Oltre alle birre alla spina, come tutti gli anni, ci saranno il “lambic corner”, la bottaia, dedicata alla produzione in botte, e il beershop, con centinaia di etichette, in molti casi pressoché irreperibili, in vendita. Il problema è (era) il trasporto, per molti che il festival lo raggiungono in treno o, magari, in aereo. Quindi da quest’anno si può spedire la birra, direttamente dal “Sour Beershop”, a casa propria. Se credete di acquistare bottiglie, vi suggeriamo di dare un’occhiata a questo link.
Gli orari
Si parte venerdì 31 a mezzogiorno, fino all’1. Sabato e domenica l’Arrogant Sour Festival apre le porte prima, alle 11 del mattino, e chiude sempre all’1 di notte.
I laboratori
I laboratori si ampliano, o meglio si diversificano. Si va dal “seminario sulle fermentazioni miste” (gratuito), consigliato per gli addetti ai lavori, alle degustazioni più altisonanti con birre in abbinamento. Per dire che venerdì, alle ore 16, Andrea Incerti Vezzani dello stellato Ca’ Matilde, cucinerà carne Wagyu, che sarà abbinata alle fermentazioni spontanee di Cantillon, insieme al gelato gastronomico di Simone De Feo. Più che una degustazione è un menu (costa 70 euro, ma vedete voi).
E ancora, il “corso tecnico di spillatura” tenuto da Michele Galati, diviso in due tappe, il focus sui “nuovi mondi”, l’Australia e gli States, l’immancabile laboratorio su vini naturali e birre acide.
Potete trovare l’elenco dei laboratori sulla pagina Facebook dell’evento, per informazioni ulteriori e prenotazioni, ma tenete conto che sono in continuo aggiornamento.
I biglietti
L’ingresso al Chiostro costa 10 euro e include bracciale d’ingresso al festival, bicchiere serigrafato e 1 bottiglia d’acqua Wami da mezzo litro. Poi, per bere, servono i gettoni .Potete convertire gli euro in moneta locale (1 euro = 1 gettone) alle casse d’ingresso o (altra novità di quest’anno), acquistare “coin pack” in prevendita, che saranno ritirati in loco, in cassa prioritaria.
Come avere i gettoni in omaggio di Dissapore
Se siete arrivati fino a questo punto è perché alla birra acida ci tenete proprio. Bravi, ora dovete solo commentare, al fondo di questo articolo, facendoci capire perché dovremmo scegliere proprio voi e omaggiarvi di 10 gettoni per l’Arrogant Sour Festival: raccontateci la prima vostra esperienza con un lambic, qualsiasi effetto vi abbia fatto, firmandovi con nome e cognome e utilizzando una mail valida.
A mezzogiorno del 15 maggio la redazione stabilirà, insindacabilmente, chi si aggiudicherà i gettoni. Saremo noi a contattarvi.
Ci vediamo al Sour!