Una vecchia fantasia psichedelica era quella di versare LSD negli acquedotti per aprire le menti di tutta la popolazione e cambiare il corso della storia. Acqua psichedelica: sembra che ora ci siamo arrivati. Ma naturalmente, dato che i tempi sono quelli che sono, è un sogno privatizzato: lattine di Psychedelic Water sono in vendita negli Stati Uniti, e il marchio è diventato virale su TikTok. Quattro gusti, come si vede sul sito dell’azienda omonima, dagli abbinamenti ricercati come mora e yuzu, ibisco e lime, tè oolong e fiori d’arancio… Ma la parte psichedelica, in che consiste? E soprattutto, l’LSD non era illegale? Sì, infatti: ma perché in questo caso di LSD non c’è traccia, e neanche di altri psichedelici noti come la mescalina e la psilocibina (quella dei funghi).
La sostanza in questione si chiama kava, ha origine da una pianta diffusa nelle isole del Pacifico – Polinesia Melanesia Micronesia, e Australia – ed è dotata di principi attivi che hanno effetti ansiolitici e stimolanti molto leggeri. La pianta viene ovviamente usata da secoli se non millenni nelle culture locali, e ha avuto di recente una certa diffusione anche in occidente, dove, si legge su Wikipedia, è alla base di prodotti di fitoterapia per l‘ansia e l’insonnia. In via precauzionale il Ministero della Salute ha vietato la produzione di prodotti omeopatici con kava, ma la sostanza non è vietata in sé, e non ne sono vietati il possesso e l’uso.
Ricerche scientifiche hanno scoperto che nella pianta operano una serie di principi attivi, alcuni che hanno proprietà sedative, altri che agiscono sulla dopamina con effetti lievemente stimolanti, altri che influiscono sul sistema della serotonina e quindi sulla stabilità dell’umore e la qualità del sonno. Tali principi ed effetti sono stati avvicinati a quelli di ansiolitici come le benzodiazepine, con la differenza non da poco che queste ultime inducono dipendenza e tolleranza (nel senso che se ne devono usare dosi sempre maggiori per ottenere effetti uguali), oltre a provocare stordimento e attenuazione delle capacità cognitive.
Psychedelic Water, che cos’è
Tornando alle lattine di Psychedelic Water, il responsabile marketing della società ha spiegato a Mashed che l’ingrediente provoca il cosiddetto tingling, un formicolio sulla lingua, a circa l’80% delle persone, “e può anche causare euforia e rilassamento. Non avrai allucinazioni né ti sentirai sballato, ma potresti ritrovarti a sentirti un po’ meglio di prima. Inoltre, la bevanda contiene estratto di tè verde, quindi ti darà una leggera sferzata di energia anche quando inizi a sentirti più rilassato. Siccome questi ingredienti sono così delicati, la maggior parte delle persone può stare sicura che questa bevanda non li confonderà o comprometterà il loro giudizio. Allo stesso tempo, la bevanda può produrre una sensazione divertente e vertiginosa che non proverai bevendo normale acqua frizzante”.
A proposito, il nome di acqua è fuorviante, dato che invece si tratta di una bevanda piena di aromi: sono sapori forti anche per coprire il tipico flavour della kava, che di per sé è molto presente. Keith Stein, il fondatore della società, ha precedentemente lavorato nell’industria della cannabis; il suo scopo con questo nuovo business è offrire “una leggera esperienza per presentare al mondo gli psichedelici. Il grande messaggio che vogliamo davvero trasmettere è che vogliamo aprire la conversazione, vogliamo demistificarli, destigmatizzare le sostanze psichedeliche e parlare dei benefici per la salute”. È da qualche anno in effetti che le ricerche su queste sostanze sono riprese, finanziate da prestigiose università in America ed Europa, al fine di sfruttare le potenzialità degli psichedelici a livello medico, per il trattamento di disturbi severi come la depressione maggiore ma anche di altre condizioni (un uso molto interessante per esempio è quello sperimentato con i malati di tumore e altri incurabili, come percorso di avvicinamento “spirituale” alla morte). Si parla proprio di “rinascimento psichedelico“, e la famosissima star del giornalismo gastronomico Michael Pollan ci ha scritto il suo ultimo libro, Come cambiare la tua mente.
Insomma viva la kava, se può servire non dico ad alterare la coscienza, ma a far acquisire una maggiore consapevolezza sugli effetti degli psichedelici in generale, e su quanto sia assurdo che vengano ancora considerati droghe pericolose al pari di eroina e cocaina. E viva pure “l’acqua psichedelica”, anche se andrà ad arricchire le tasche del solito furbetto startupparo californiano: il passo successivo sarà nazionalizzare la Psychedelic Water, e incominciare a rifornire gli acquedotti pubblici.