E’ italiano, artigianale, biologico, a chilometro zero. Di cosa stiamo parlando? In altre circostanze, da persone sveglie quali siete, avreste indovinato al primo tentativo. Stavolta siamo sicuri che non avete pensato al gin.
Di come il gin artigianale made in Italy sia diventato in poco tempo un vanto nazionale con una trentina di etichette ormai, ciascuna con la sua storia, le sue erbe botaniche (spezie, bacche e fiori usati per aromatizzare), le sue curiosità, vi abbiamo già detto.
Ma nel mondo un po’ sotterraneo del gin tricolore, tendenza numero 1 del bere miscelato per il 2016, chi si ferma è perduto.
La moda si è già trasferita in cantina, sempre più simile a un antico studio di speziali, e la febbre del gin fatto in casa servendosi di appositi kit, come si fa per la birra artigianale, sta contagiando i pionieri.
Non fatevi impressionare dagli inglesismi, ma si parla di cold compound, tecnica che consiste nella macerazione delle erbe botaniche in uno spirit neutro (per esempio la vodka) in modo che l’alcol ne estragga le essenze.
Un metodo nato all’epoca del proibizionismo, quando in qualche casa americana si maceravano le erbe officinali nella vasca da bagno insieme all’alcool (bathtub gin). Tutto clandestinamente, va da sé.
Siate consapevoli che i risultati garantiti dalla distillazione sono comunque superiori, e che fare un buon gin in casa con il metodo cold compound non è sport per signorine: un grammo in più o in meno di assenzio, melissa, issopo o altre erbe aromatiche e il risultato cambia del tutto.
Per venirne a capo abbiamo chiesto lumi a Saverio Denti, giovane produttore emiliano di liquori artigianali e titolare di Mistico Speziale, azienda che rielabora prodotti della tradizione tipo assenzio, o che sperimenta nuovi sapori come con il compound gin Clandestino.
Da cosa nasce cosa ed è finità così, con Saverio che ha inventato la ricetta per fare in casa il gin Dissapore.
Partiamo dalle regole generali:
— Le erbe botaniche sono fondamentali. Potete accontentarvi di quelle che trovate in erboristeria, ma se sono di campo (e quindi raccolte con le vostra manine) il risultato cambia.
— Come mai le botaniche vendute in erboristeria non sono all’altezza? Perché la produzione che avviene prevalentemente nei paesi est europei privilegia la quantità a discapito del gusto.
— Senza contare che andando per campi si raccolgono le piante officinali nel corretto tempo balsamico (cioè quando sono ricche di principi attivi e dunque di aromi) per poi lasciarle essiccare alle giuste temperature e al riparo dalla luce evitando ossidazione e perdita di aromi.
— Le erbe botaniche si possono usare intere o pestate
— Dire vodka e basta non significa nulla, se ne trovano di molti tipi e di tutti i prezzi. Non fare i braccini aiuta a migliorare il risultato
— Altro aspetto importante: occhio ai tempi d’infusione che condizionano l’aroma del liquore
Bilanciare i diversi ingredienti richiede lunghe e ripetute sedute di prova, ma non arrendetevi. Neanche Roma è stata costruita in un giorno
Ricetta del gin Dissapore:
- 1 litro vodka 40%vol.
- 30 gr ginepro
- 4 gr coriandolo
- 2 gr radice di angelica
- 1 gr buccia arancia secca (si può anche usare fresca, arrivando a metterne 1,5gr) – si può seccare in forno a bassa temperatura
- 1 gr liquirizia
- 1 gr camomilla
- 0,5 gr cardamomo
- 0,5 gr alloro foglie secche
Fate macerare il ginepro intero a freddo nella vodka per 24 ore.
Unite le altre erbe botaniche precedentemente pestate in un mortaio, lasciatele in infusione per 24/48 ore .
Nel primo caso avrete un aroma più speziato, nell’altro porterete il ginepro in primo piano.
Qualunque sia la scelta, per tutto il periodo dell’infusione lasciate il ginepro, è l’aroma che deve prevalere.
La preparazione del gin Dissapore termina filtrando tutto con una carta filtro (vanno bene quelle per il caffè).
Considerate che più volte verrà ripetuto il filtraggio (o più stretta sarà la maglia del filtro) meno colorato e aromatico risulterà il gin. Altro elemento personalizzabile secondo il vostro gusto.
Consiglio pratico: usate contenitori con l’apertura ampia (ma non troppo) per facilitare le operazioni di travaso.
Esercitatevi e usate questa ricetta per fare pratica, aggiungete o togliete le varie botaniche per creare il vostro bouquet.
Ripetiamo: non arrendetevi.
Ma se dopo ripetuti esperimenti il risultato non fosse apprezzabile, allora comprate gin artigianale italiano di buona qualità e pace.
Ps. Abbiamo disegnato anche l’etichetta del gin Dissapore, scaricate il pdf.
[Crediti | Immagini: Andrea Soban]