Sul fatto che la vodka sia il liquore più miscelabile –e dunque più utile al barman– c’è poco da discutere. Inodore, incolore e dal gusto pulito, consente abbinamenti con ogni altro sapore: dolce, salato, secco e piccante.
Non è un caso se i cocktail alla vodka più ordinati nel mondo sono anche i più popolari in assoluto, dal Bloody Mary al Black Russian, dal Moscow Mule al Vodka Martini. Cocktail che tutti dovrebbero provare almeno una volta.
Un ben ritrovato a voialtri lettori, questo è il secondo episodio di “3 cocktail per il weekend“, nuova serie dedicata al bere miscelato nel fine settimana di Dissapore, per conoscere meglio i drink da ordinare al vostro barman o per replicarli a casa.
Il mio nome è Luca Manni, sono il barman de La Ménagère, ristorante contemporaneo e moderno, in Via Dè Ginori, 8/R a Firenze, e ogni weekend vi presento tre cocktail basati su un liquore che cambia di volta in volta.
Le origini della vodka, che è un distillato di cereali, in particolare segale, sono contese da Polonia e Russia, Paese dove sono nate le prime distillerie alla fine del 1800. In russo vodka è il diminutivo di “vodà”, che significa acqua.
Poiché l’obiettivo della vodka è la purezza, viene in genere filtrata, anche se sono in aumento le piccole distillerie che producono vodka non filtrata, con più sapore e carattere.
Vodka Sour
Un classicissimo: il Vodka Sour se la gioca con il whiskey come capostipite di tutti i sour (aspro), bevande ottenute shakerando energicamente un distillato di base con del succo di limone e poco zucchero.
Possono essere fatti anche con Cognac, brandy, Calvados, gin… Da preparare con una certa grazia perché l’agro e il dolce si devono sposare perfettamente.
Ingredienti:
— Vodka: 60 ml.
— Limone fresco: 30 ml.
— Zucchero liquido: 20 ml.
— Albume d’uovo: 1 cucchiaio
Preparazione:
Versare tutti gli ingredienti nello shaker e shakerare Dry (cioè senza il ghiaccio), successivamente aggiungere il ghiaccio e shakerare di nuovo. Servire in un bicchiere a coppa.
Bloody Mary
Antenato di tutti i cocktail speziati, il cocktail Bloody Mary nasce a Parigi negli anni ‘20 dall’estro del giovane barman Fernand Petiot.
Il nome sembra alludere alla regina D’Inghilterra Mary Tudor, famosa per la persecuzione dei protestanti tanto da farle guadagnare il soprannome di Maria la sanguinaria. Come il Martini Cocktail lascia spazio alla fantasia del barman, le variabili delle ricette sono quindi infinite.
Ingredienti:
— Vodka: 50 ml.
— Succo di limone fresco: 20 ml.
— Succo di pomodoro: 95 ml.
— Warcestershire Sauce 5-6 gocce
— Tabasco: 2-3 gocce
— Pepe: 1 pizzico
— Sale: 1 pizzico
— Costola di sedano
Preparazione:
Versare tutti gli ingredienti in un bicchiere tumbler alto con ghiaccio e miscelare con un cucchiaio.
Altrimenti per esaltare profumi e sapori utilizzare la tecnica Throwing, che risale al 1800 quando ancora non si sapeva come shakerare.
Per miscelare si mettevano gli ingredienti in due grossi bicchieri di vetro, e si versava da uno all’altro da diverse altezze. Il liquido schiantandosi sul vetro si miscelava acquisendo nuovi profumi e sapori.
P.P.P.P.A., il mio cocktail con vodka
Ingredienti:
— Vodka: 40ml.
— Gin: 25ml.
— Succo di lime fresco: 25ml.
— Succo di pomodoro pachino 100%
— Shrub | Liquido ottenuto mescolando aceto balsamico di Modena, peperoncino e mousse di prosciutto Iberico ottenuta mettendo nel frullatore a immersione 100 gr. di prosciutto, un cucchiaio di burro, due cucchiaini di panna liquida | 30 ml.
— Sale Maldon: 1 pizzico
Decorare con spezie quali: maggiorana, aneto, prezzemolo riccio e germogli.
Preparazione:
La tecnica di preparazione è la stessa del Bloody Mary. (Cercare un bel bicchiere o un simpatico barattolo dove servirlo)
Cocktail variante del bloody Mary per chi ama i gusti forti e molto speziati dovuti al particolare shrub che è il “cuore pulsante” di questo drink.
Al prossimo weekend.