Fenomenologia del miglior bar di tutta l'Asia: come il Bar Leone celebra un'Italianità che non c'è più, che dovremmo riscoprire e magari imparare a vendere.
Abbiamo chiesto a un imprenditore delle Langhe cosa ne pensa dei video sul caporalato trapelati in questi giorni dai vigneti piemontesi.
Perché noi Italiani odiamo tanto la pizza all'ananas? Pensavo ci fosse un qualche motivo psicologico profondo dietro questa idiosincrasia. Poi ho provato la pizza all'ananas di un supermercato thailandese.
Cultura, cibo, dialogo, approfondimento: sono questi i punti cardine, come sempre, di Terra Madre Salone del Gusto 2024, che torna con una riflessione profonda su Noi e la Natura.
Rose Villain, in gita a Positano, viene coinvolta in un concertino improvvisato da un ristoratore un tantino invadente: il video che gira sul web la dice lunga sul suo stato d'animo. Non è pur sempre una cliente?
I criteri della partecipazione italiana al Fancy Food di New York, raccontata dalla politica come la vetrina ideale del Made in Italy, sembrano più commerciali che qualitativi: non c'è da stupirsi, visto che si tratta di una fiera commerciale.
Il caso di Satnam Singh rappresenta una pecora nera all'interno di un sistema agricolo virtuoso, come dice Lollobrigida? La colpa non è "di un criminale", ma di un caporalato che non vogliamo guardare, per quanto i dati ci siano, molto italiano.
Siamo tornati da Di Matteo a via dei Tribunali a Napoli: mancavamo da tantissimo tempo, e forse una ragione c'era pure. Tocca una recensione.
Massimo Bottura ci ha raccontato tutto quello che sta cucinando al G7 di Borgo Egnazia, e tutti i contenuti che ha voluto trasmettere con i suoi piatti ai "grandi della Terra".
Abbiamo letto il menu di Massimo Bottura al G7, constatando che ci sembra ci sia un grande assente: il suo costante ed encomiabile impegno sociale.
Il cibo (l'agricoltura, la pesca e l'industria alimentare) si confermano un settore chiave per le forze di Governo: basta guardare il programma di Fratelli d'Italia per le elezioni europee 2024 per rendersene conto.
Il caso Signorelli, e il modo in cui il ministro Lollobrigida ha trattato i giornalisti, ricorda molto un episodio già visto, ai tempi del tragico naufragio di Cutro.