TTIP: cos’è e cosa rischiano i prodotti tipici italiani

TTIP sta per Transatlantic Trade and Investment Partnership, è il complesso di accordi commerciali in discussione tra Unione Europea e Stati Uniti. Cosa rischiano i prodotti tipici italiani nel caso si trovasse un accordo

TTIP: cos’è e cosa rischiano i prodotti tipici italiani

In questi mesi è in fase di negoziazione l’accordo TTIP. TTIP sta per Transatlantic Trade and Investment Partnership, il complesso di accordi commerciali che prevedono il libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti.

In teoria servirebbe ad aprire i mercati europei alle imprese USA, facilitare il compito a investitori e importatori, definire nuove regole per l’import e l’export, rilanciare l’economia europea.

Ma cosa succederebbe ai nostri prodotti preferiti, specie se a marchio Dop, nel caso in cui l’Europa accettasse un accordo che sembra favorire soltanto gli Stati Uniti?

Scopriamolo nel dettaglio.

Prodotti a marchio DOP

formaggio stagionato

Oggi, i prodotti Dop (Denominazione di origine protetta) e Doc (Denominazione di origine controllata) tutelati dalla UE sono quasi 1500, il TTIP ne prevede poco più di 200, di cui solo 41 italiani contro i 269 riconosciute dal nostro Ministero delle politiche Agricole.

I prodotti cosiddetti Italian Sounding, specialità fasulle che storpiano parole, colori, immagini e marchi del redditizio Made in Italy, non verrebbero ritirati dal mercato americano e anzi, per il principio della reciprocità commerciale l’Europa sarebbe ad altissimo rischio invasione, cosa finora mai accaduta.

Carne

carne rossa

L’importazione delle carni bovine americane verso l’Europa subirebbe un’impennata considerevole, fino ad assumere un valore complessivo di 3,20 miliardi di dollari. A rischio, gli allevamenti di manzo pregiato europeo.

Latte e latticini

latte

In caso di accordo è facile prevedere difficoltà per i mercati interni europei: le esportazioni di latte e derivati USA potranno aumentare fino a 5,4 miliardi di dollari oltre al soglia attuale, mentre quelle europee fino a un massimo di 3,7 miliardi di dollari.

Pollame

pollame

Sono poche le esportazioni di prodotti avicoli (pollame, uova) dagli USA all’Europa, ma oltreoceano le potenti lobby della carne intendono utilizzare il TTIP come una chiave per entrare nel mercato europeo indebolendo i livelli di sicurezza alimentare.

Suini

maiali

Attualmente l’Europa produce il doppio della carne di maiale rispetto agli Usa, che utilizzano ormoni per la crescita in un percentuale variabile tra il 60% e l’80%. In Europa tutto questo è vietato perché mette a rischio l’apparato endocrino degli uomini (il sistema che comprende ghiandole e cellule).

Per chi fosse interessato oggi alle 14 i promotori della campagna Stop Ttip si riuniscono in un corteo di protesta che parte da Piazza della Repubblica a Roma.

[Crediti | Link: Repubblica]