Vi sentite più tranquilli mangiando pomodori bio o acquistando formaggi light?
Giusto così, la tranquillità tuttavia ha un prezzo, visto che per i wurstel light o per le brioche senza lievito, giustamente di moda oggi, spendiamo in media il 47% in più dei loro omonimi tradizionali, come riferisce Repubblica.
Il dato arriva da un recente studio dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, da cui è risultato che tutti questi prodotti sono venduti a prezzi più elevati rispetto a quelli tradizionali, con maggiorazioni che arrivano anche all’82%.
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Se per esempio si parla di un +53% per i wurstel light, cioè quelli con almeno il 30% di calorie in meno rispetto alla versione comune, per il latte senza lattosio il rincaro è “solo” del 39%.
Mentre si registra un + 23% per i biscotti light, un +20% per la maionese e +25% per le patatine in busta.
I rincari crescono di più nel mondo del bio, dove spicca un +96% per la farina, +87% per gli spaghetti, +58% per il biscotti e, soprattutto, un +116% per la passata di pomodoro, vale a dire più del doppio di quella tradizionale.
Ma sono i prodotti senza lievito a condurre la classifica delle maggiorazioni: le brioche confezionate senza lievito fanno registrare un +141%, i cracker +73%, le merendine +77% e i biscotti +135%.
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La maggiorazione media dei prezzi per questa tipologia di prodotti è dell’82%, più elevata rispetto al 60% medio di aumento fatto registrare dai prodotti biologici, il +29% dei prodotti senza lattosio e il +18% medio dei prodotti light.
Ma l’attenzione per gli alimenti che si portano in tavola, in un’ottica di un’alimentazione sana e corretta, continua comunque a crescere, senza contare la schiera di coloro che scelgono questi prodotti a causa di allergie o intolleranze alimentari, vale a dire circa 1.800.00 individui nel nostro Paese, secondo i dati del Ministero della Salute.
[Crediti | Repubblica]