La colazione italiana della tradizione –dolce– batte il breakfast in stile anglosassone.
I carboidrati complessi danno l’energia per iniziare bene la giornata: il pane integrale con un velo di marmellata, i fiocchi di cereali o i cereali soffiati, integrali e possibilmente senza zucchero.
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Le proteine possono provenire da latte e yogurt bianco, oppure dal latte di soia, ma pure (o esclusivamente) dalla frutta secca.
La parte vegetale è coperta della frutta fresca. Spezzettata nell’eventuale yogurt, ridotta in centrifugati o estratti, con l’aggiunta di verdure. Ottime le spremute, specie se fatte con le arance rosse.
La colazione è un buon momento per bere anche una tazza di tè verde o vero, o di caffè, per i molti che hanno l’abitudine di berlo. Lo zucchero va ridotto, ammoniscono i nutrizionisti, ma un cucchiaino ci può stare.
Del resto lo sanno tutti che fare colazione è indispensabile per assumere le risorse con cui affrontare gli impegni quotidiani. E poi mangiando la mattina si ha meno fame durante il giorno, mettiamoci pure che smaltire le calorie assunte all’inizio della giornata è più facile che a cena, quando le occasioni di utilizzarle si riducono di molto.
La colazione, insomma, è il pasto più importante della giornata. Vero o no?
Se ne discute dopo una metanalisi pubblicata sul British Medical Journal, secondo cui chi salta la colazione pesa in media mezzo chilo in meno, mentre chi la fa ha un introito giornaliero maggiore di 260 calorie. Un dato che smentisce praticamente tutta la letteratura scientifica.
La matanalisi è una revisione di diversi studi clinici, in questo caso condotta da Flavia Cicuttini della Monash University a Melbourne. Secondo l’autrice non esistono evidenze che includere la colazione in una dieta per perdere peso porti necessariamente a buoni risultati. Anzi, potrebbe causare l’effetto opposto.
Ma dove sta la verità?
“Il messaggio non può essere che la colazione fa ingrassare”, ha spiegato Andrea Ghiselli al Corriere della Sera.
Secondo il presidente della Società italiana di Scienze dell’Alimentazione: “chi è già sovrappeso ed è abituato ad abbondanti colazioni, rinunciando al primo pasto dimagrisce perché diminuisce il suo apporto energetico complessivo. Ma allora, dai dati a disposizione, sarebbe meglio che saltasse la cena”.
In effetti dagli studi osservazionali (cioè gli studi che si limitano a verificare l’incidenza di una data variabile, per esempio l’aumento di peso, in una certa popolazione, in questo caso le persone che fanno o meno colazione) emerge che a essere sovrappeso sono le persone che tendenzialmente saltano la prima colazione.
Quindi la colazione non deve diventare un’abitudine del passato?
No, ovviamente è importante la scelta dei cibi: consumare prodotti a base di cereali a colazione riduce le probabilità di essere sovrappeso.
Ma forse la matanalisi del British Medical Journey aiuta a capire una cosa: non tutti abbiamo bisogno dello stesso identico regime alimentare.
[Crediti | BMJ, CNN, Corriere della Sera]