Olio di palma no. Olio di palma sì. Olio di palma forse.
A giudicare dalle dichiarazioni de l’Efsa, arrivate nei giorni scorsi dopo uno studio lungo e dettagliato, non ci sono più dubbi: l’olio di palma è dannoso per la salute, specie per quella dei bambini.
In particolare l’Autorità per la Sicurezza Alimentare Europea ha dichiarato che alcune sostanze prodotte durante la raffinazione dell’olio tropicale ad alte temperature (nel dettaglio si parla di contaminanti genotossici come 3-Mcpd e 3-monocloropropandiolo ) sono potenzialmente dannose e contribuiscono al rischio di malattie legate al cancro.
Livelli più tollerabili della sostanza vengono rilevati in altri oli vegetali, da usare comunque con precauzione.
Peraltro, secondo quanto riporta Repubblica, le multinazionali dell’alimentazione erano al corrente dei rischi legati al consumo di olio di palma dal 2009, come confermerebbe il resoconto di un convegno sul tema dei contaminanti derivati dai processi di trasformazione dei cibi.
Le conseguenze del pronunciamento da parte dell’Autorità Europea con sede a Parma non si sono fatte attendere.
Applicando il principio di precauzione Coop ha tolto dai propri scaffali 120 prodotti a marchio contenenti olio di palma: si tratta in genere di prodotti derivati del pane, i più soggetti all’utilizzo.
I prodotti torneranno sugli scaffali quando l’olio di palma sarà sostituito da olio extra-vergine d’oliva e olio vegetale monoseme, come mais e girasole.
[Crediti | Link: La Repubblica, Il Fatto Alimentare, immagini: GoNews]