La zecca “che fa diventare vegetariani” contagia mezzo milione di americani

Il mistero della Amblyomma americanum, comunemente nota come "zecca Lone star", il cui morso costringe spesso a una dieta quasi vegetariana.

La zecca “che fa diventare vegetariani” contagia mezzo milione di americani

Okay si tratta di un’esagerazione: l’animaletto balzato agli onori delle cronache qualche anno fa e battezzato come la zecca che fa diventare vegetariani, in realtà scatena una reazione specifica a degli zuccheri contenuti nella carne di alcuni mammiferi, in particolare bovini, suini e ovini: le restrizioni nella dieta sono quindi molto più limitate. La notizia di questi giorni però è che la malattia di cui una particolare zecca è vettore, malattia chiamata sindrome Alpha-gal, è molto meno rara di quanto si credesse, e potrebbe essere arrivata a contagiare mezzo milione di americani.

La sindrome Alpha-gal, che cos’è e come si prende

mucca

A fine luglio 2023, casualmente nello stesso giorno, sono usciti due studi che insieme rivelano l’ampiezza del fenomeno Alpha-gal. Nel primo si sommano i dati raccolti nell’ultimo decennio nei pochi laboratori che effettuano l’analisi (fino al 2021 ce n’era uno solo privato in tutti gli USA, esclusi quelli degli ospedali) per arrivare alla cifra di 110mila contagiati dalla sindrome.

Nel secondo viene fuori che un numero impressionante di operatori sanitari – il 78% degli intervistati – tra medici, infermieri, analisti ecc., ha scarsissima se non nessuna conoscenza della sindrome. E anche molti di quelli che ne sanno qualcosa in più, non sono sicuri su come si effettua una diagnosi. Questi elementi fanno arrivare a una cifra stimata di 500mila persone affette, solo negli Stati Uniti. Un medico statunitense, non tra quelli coinvolti nelle ricerche, ha raccontato al New York Times che i suoi pazienti girano in media 5 dottori prima di trovare quello che azzecca la diagnosi e li spedisce a fare le relative analisi.

La sindrome Alpha gal è stata diagnosticata per la prima volta negli anni 2000, e consiste in una spiccata sensibilità a uno zucchero contenuto nella carne di alcuni mammiferi. Il morso di una zecca, la Amblyomma americanum, trasferisce il galattosio-alfa-1,3-galattosio nel corpo dell’essere umano: dopodiché alcune persone, non tutte, possono avere un sistema immunitario che riconosce come estranea questa sostanza e crea gli appositi anticorpi. A questo punto, dalla volta successiva in cui quella persona mangerà carne di manzo, maiale o vitello, gli anticorpi potrebbero entrare in funzione e scatenare varie reazioni. Si va da una semplice eruzione cutanea, le classiche macchie rosse dell’allergia, a sintomi più severi quali nausea, vomito, fino ad arrivare al vero e proprio shock anafilattico.

Il motivo per cui la sindrome è sottostimata è, oltre alla suddetta scarsa informazione degli operatori, proprio l’incostanza dei sintomi: non è detto che ogni persona allergica reagisca in modo uguale alle altre, e neanche in modo uguale a sé stessa in diverse occasioni. Ciò non vuol dire che la malattia non sia pericolosa, per cui chi sa di averla dovrebbe chiaramente smettere di mangiare carne di mammifero (ma non pollame o pesce, per fortuna – o purtroppo, dipende dai punti di vista). Nessun obbligo di diventare vegetariani, quindi, ma sì attenzione alle carni cd. rosse.

Il mistero della zecca Lone star

Un altro motivo per cui anche tra gli addetti ai lavori c’è ignoranza e scetticismo, il che rende la sindrome sottovalutata, è che la zecca in questione pare si stia allargando. Diffusa in Messico, Centro America e Sud-est degli Usa, negli ultimi anni ha ampliato il proprio areale sempre più a nord e a ovest, arrivando fino a stati che confinano col Canada come Wisconsin e Minnesota: ciò potrebbe essere dovuto, indovinate un po’, al riscaldamento globale. Ma come ci sono i negazionisti di quest’ultimo fenomeno, così ci sono quelli che dubitano della presenza dell’animale, e quindi della malattia, in zone in cui non c’era prima.

Amblyomma americanum è comunemente nota in Usa come zecca Lone star, dato che il colore marroncino dell’aracnide è interrotto sul dorso da una macchia biancastra, dalla vaga forma di stella. A proposito di malattie, si tratta solo di una cugina della zecca che causa il morbo di Lyme. E però, attenzione, gli stessi studiosi della materia non metterebbero la mano sul fuoco sul fatto che la zecca sia l’unica e sola causa della sindrome da carne rossa, come sottolinea il NY Times.

Se così fosse, ci sarebbe il pericolo che la sindrome possa diffondersi anche al di fuori del continente americano, anche in Europa per dire. Certo che, posta l’innegabile esigenza di mangiare meno carne, soprattutto di allevamento industriale, per il bene nostro e del pianeta, sarebbe paradossale aspettare di avere più zecche per ottenere meno bistecche.