Per la prima volta in Europa è stato assegnato un certificato biologico di gruppo ad un distretto territoriale. E’ accaduto in Veneto e ad aver ottenuto la certificazione è il complesso delle malghe dell’Altopiano Sette Comuni, gestite dall’Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni e che comprende una settantina di professionisti che operano nelle aree a pascolo permanente delle malghe presenti nei comuni di Asiago, Lusiana-Conco, Enego, Foza, Gallio, Roana e Rotzo in provincia di Vicenza: quello asiaghese è il territorio che vanta il patrimonio più vasto d’Europa in termini di alpeggio. Con il riconoscimento ottenuto, i pascoli biologici rappresenterebbero il 70% della superficie agricola utile totale, andando verso un territorio quasi interamente biologico: un caso unico e un primo passo verso la sostenibilità nelle produzioni zootecniche.
Cos’è la la certificazione biologica di gruppo
La certificazione di gruppo è stata introdotta per la prima volta in Europa il 1° gennaio 2022, con il Regolamento (UE) 2018/848, e rappresenta una modalità di certificazione completamente nuova rivolta ai piccoli produttori europei: l’idea che sta alla base, infatti, è quella di integrare diverse realtà produttive e diversi livelli della filiera, dalla produzione fino alla commercializzazione, con la prospettiva di rafforzare le reti locali. Già nel 2020 (prima cioè del regolamento UE) il biodistretto BioAltopiano aveva avviato una sperimentazione sulla certificazione di gruppo, attraverso un progetto pilota, con il duplice obiettivo di stimolare la partecipazione delle aziende nell’attuazione del processo di certificazione e di promuovere l’innovazione organizzativa e istituzionale. Il progetto – che si inserisce nel solco delle strategie europee di sviluppo sostenibile, in particolare con l’obiettivo di aumento della superficie biologica del Green Deal europeo sulla biodiversità – dopo due anni ha visto la creazione di un Gruppo di Certificazione il cui gestore è appunto l’Unione Montana Sette Comuni, ente che in collaborazione con le singole amministrazioni comunali si dedica della gestione delle malghe Altopianesi.
Cosa significa per le Malghe di Asiago
Il riconoscimento, assegnato da Valoritalia, è importante per diversi motivi: in primo luogo perché è una modalità di certificazione pioneristica, che può fare da apripista a livello nazionale, poi perché oltre ad essere un caso unico, diventa case history per l’applicazione del regolamento europeo 2018/848. Infine – e qui sta forse il motivo più significativo – perché pone le basi per una gestione regolamentata capillare dei terreni e delle malghe che rappresentano un enorme patrimonio economico, storico, gastronomico, culturale e turistico. La certificazione aggiunge un ulteriore tassello a quanto in corso non solo attraverso il progetto “La Via delle Malghe” che punta a tratteggiare itinerari percorribili a piedi e in bicicletta nel comprensorio, in un’ottica di turismo sostenibile, ma anche attraverso l’avvio dell’iter per la candidatura a patrimonio Unesco (“Riserva di Biosfera Mab Unesco”) delle malghe dell’Altopiano di Asiago.