Benvenuto glifosato (si fa per dire, eh). Sono state trovate tracce del pesticida, il diserbante più usato al mondo, “probabile cancerogeno” secondo lo Iarc (Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione mondiale della sanità) in quattordici birre tedesche: Beck’s, Paulaner, Warsteiner, Krombacher, Oettinger, Bitburger, Veltins, Hasseroeder, Radeberger, Erdinger, Augustiner, Franziskaner, König Pilsener e Jever.
Ma il giudizio degli esperti sulla pericolosità del pesticida per la salute dell’uomo è contrastato, altri istituti ritengono che un adulto dovrebbe bere intorno ai mille litri di birra al giorno per assumere quantità di glifosato pericolose per la salute.
La querelle non si limita alla birra tedesca: oggi il Corriere della Sera scrive che tracce del diserbante sono state trovate in una serie di alimenti: patate, ortaggi, cavolfiori, lenticchie, porri, frumento, avena.
Venduto in tutto il mondo da diverse aziende, non più soltanto dalla Monsanto a cui fino al 2001 apparteneva il brevetto, si stima che il glifosato sia contenuto in almeno 750 prodotti disponibili, principalmente cotone, mais e soia. Il tipo di utilizzo è soprattutto agricolo: costa poco e si trova facilmente anche se spesso non si pensa alla tollerabilità sviluppata dalle piante.
In Italia, dov’è arrivato nel 1977, il glifosato si cerca solo in Lombardia.
Il permesso per l’utilizzo della sostanza nell’Unione Europea –da sola oppure come aggiunta agli erbicidi– è scaduto il 31 dicembre 2015.
Trentadue diverse associazioni nazionali, tra cui FAI, WWF e Legambiente, chiedono il divieto d’impiego nelle piantagioni.
Beppe Croce, il loro rappresentante, ha spiegato al Corriere:
“Per intendersi, un’altra sostanza definita ‘probabile cancerogeno” è il ddt, che è stato bandito da anni. La resistenza europea a vietare il glifosato viene solo dagli enormi interessi economici in gioco“.
In attesa che la Commissione Europea decida il futuro del pesticida nell’agricoltura comunitaria, mentre nei Paesi Bassi è proibito l’uso privato e in Francia è stata impedita la vendita dentro scatole aperte, alcuni paesi extra europei ne hanno vietato l’utilizzo.
Ma a quanto pare proibirlo non è proprio semplice: secondo quello che riferisce l’agenzia Reuters, Monsanto ha fatto causa allo Stato della California soltanto perché aveva proposto di inserire il glifosato nella lista degli alimenti cancerogeni.
[Crediti | Link: Corriere della Sera, Reuters]