Cosa prevede il programma di Fratelli d’Italia in materia di cibo, agricoltura, acqua? No, non stiamo parteggiando per Giorgia Meloni né le stiamo auspicando da vittoria a mani basse: è che in previsione del 25 settembre, nonché delle elezioni governative, abbiamo deciso di esaminare i programmi elettorali dei principali partiti che si presentano alle elezioni, per vedere se e come sono trattati i temi che ci interessano più da vicino.
Dunque passeremo al vaglio le intenzioni dei nostri alla ricerca di temi agricoli, ma anche turismo, ospitalità, pesca e allevamento. Il cibo è politica, e su Dissapore lo sappiamo bene.
Volta per volta esamineremo i programmi elettorali dei partiti, tenendo conto che si tratta delle loro principali dichiarazioni pubbliche di intenti, spesso fumose, vaghe e solamente accennate, e vedremo quanti passaggi possono coinvolgerci direttamente, impattando sulle vicende dei mesi a venire. Con la consapevolezza che anche altrove gli stessi argomenti possono essere approfonditi ma anche che i programmi rappresentano il passaporto di ogni campagna elettorale. Oggi parliamo del programma politico di Fratelli d’Italia, che si può leggere integralmente qui.
Agroalimentare
Fratelli d’Italia dedica a questo argomento specifico un intero punto del suo programma dove si possono trovare riunite diverse tematiche, secondo l’idea di “proteggere la terra e chi la lavora restituendo impulso al settore e tutelando l’intera filiera agroalimentare”. Nello specifico si punta a “rilanciare la produzione e la qualità dell’agroalimentare, della pesca e degli allevamenti di qualità italiani”. Successivamente “Investire in ricerca, dando impulso all’agroindustriale, fondamentale per l’innovazione e per la tutela della biodiversità” anche se agroindustriale e biodiversità sono concetti abbastanza in contrasto, ma anche “stimolare il coordinamento con le istituzioni europee per limitare l’esposizione alimentare del continente nei confronti del resto del mondo”. Quest’ultima frase suona piuttosto oscura.
Si prosegue con “Contrasto alla proliferazione delle specie faunistiche in esubero, che producono danni alla biodiversità e all’agricoltura. Eradicazione della peste suina e sostegno agli allevamenti colpiti. Promozione di contratti di filiera che mettano al centro l’agricoltore e riducano la forbice tra costo di produzione e prezzo di vendita del prodotto. Stabilizzazione delle misure straordinarie adottate nell’ambito della crisi delle materie prime. Salvaguardia, tutela e razionalizzazione dei mercati agroalimentari, fondamentali piattaforme logistiche e di distribuzione”.
Etichette e Made in Italy
La protezione dei prodotti italiani è un tema a cui si ritorna spesso in questo programma elettorale, ad esempio attraverso la creazione di un “Liceo del Made in Italy”. Per tutelarlo è previsto il “contrasto all’introduzione di ogni strumento di classificazione dei prodotti pregiudizievole per l’agroalimentare italiano (Nutriscore), promozione della dieta mediterranea e dell’agroalimentare di qualità contro i cibi sintetici. Lotta ai fenomeni di concorrenza sleale che penalizzano il nostro marchio agroalimentare (Italian sounding)”.
Acqua e siccità
L’argomento viene ripreso sia nel punto che riguarda l’agroalimentare, sia in quello che tocca il tema dell’ambiente, due paragrafi contigui nel programma di FDL. Si legge quindi che si punta “all’efficientamento delle risorse idriche, predisponendo un piano invasi per combattere la siccità; riqualificazione e potenziamento delle reti idriche. Realizzazione di nuovi e più potenti dissalatori per produrre acqua a scopo agricolo. Sostegno al settore florovivaistico, comparto agricolo d’eccellenza. Valorizzazione e salvaguardia del settore pesca, dell’imprenditore e dei suoi marittimi, conservazione della massa ittica e salvaguardia delle produzioni nazionali” e poi anche “combattere la siccità e l’inquinamento delle nostre acque e, al contempo, ripulire fiumi e laghi”.
Turismo e stabilimenti balneari
Per quanto riguarda i ristoranti e gli hotel, nonché gli stabilimenti può essere interessante il punto in cui FDL tratta l’argomento del turismo “felice” anche qui in relazione con il tema del made in Italy e dell’orgoglio italiano nel mondo da cui l’idea di “dare vita ad una campagna innovativa per promuovere maggiormente la bellezza italiana nel mondo, sostenendo la presenza dell’Italia nei circuiti dei grandi eventi internazionali”. Nello stesso paragrafo si prende chiaramente posizione sul tema delle licenze degli stabilimenti balneari con le parole “tutela della nautica e delle imprese balneari: 8mila chilometri di litorale e 300mila addetti del settore sono un patrimonio che va difeso da ogni forma di ingiusto esproprio”. E che porta anche tanti voti.