Si avvicina settembre, il mese del rientro dalle ferie, quello in cui ognuno si ripropone di vivere diversamente: più rilassato, come in vacanza, e magari pure in un altro paese, uno di quelli dove c’è il sole tutto l’anno, il mare e la vita costa poco. Ma perché fantasticare, c’è da chiedersi, quando tutti noi possiamo vivere nel fantastico Paese delle Meraviglie insieme al ministro Francesco Lollobrigida?
Suvvia, di che vi lamentate voialtri: a ogni problema c’è una soluzione semplice. Vi mancano i soldi per arrivare a fine mese? Avete più di un’opzione, tutto sommato: potete andare al ristorante e fuggire senza pagare, sperando che poi il conto lo saldi la Presidente del Consiglio in persona (eh sì, nel Paese delle Meraviglie succede anche questo, di che vi lamentate?). Oppure potete tornare a far la spesa dai contadini, e vedrete che mangerete meglio ma molto meglio di quanto un ricco non possa fare in uno stellato Michelin. Perché nel Paese delle Meraviglie, quello dove tutto va bene, i poveri sono poveri, ma sono felici, perché vivono coltivando il loro orticello, e barattando la loro vecchia mucca con un fagiolo magico, di quelli che però fanno dei fagioli spaziali, sani e genuini, altro che la cucina gourmet. Ogni mattina, un povero italiano si sveglia, ma sa che non dovrà preoccuparsi, perché lui sì che vive nel Paese delle Meraviglie – “non siamo mica gli Americani”, cantava Vasco. Lui vive nel Paese dove può sfamarsi con un piatto di pastasciutta al sugo, che figuriamoci se non può permettersi di preparare, pure tenuto conto dei rincari del grano. E la passata che comprerà il povero badando esclusivamente al prezzo sarà preparata con i migliori pomodori, cresciuti senza l’utilizzo dei pesticidi e in terreni privi di ogni contaminazione, perché quel povero ha la fortuna di vivere nel Paese delle Meraviglie, mica nella Terra dei Fuochi.
Il bello di vivere nel Paese delle Meraviglie insieme a Francesco Lollobrigida, cara signora mia, è che a ogni problema c’è una soluzione semplice, e un sorriso scaccia la malinconia. I mari italiani sono infestati dai granchi blu a causa del cambiamento climatico? Ma che problema sarà mai, cara la mia signora: preparate un pentolone e bolliteli tutti, e poi serviteli per cena proprio come fanno il ministro dell’Agricoltura e sua cognata, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Perché nel Paese delle Meraviglie la proliferazione incontrollata di una specie invasiva si risolve all’italiana, con un bel banchetto, e tutti a mangiare e a riderci su, con un buon bicchiere di rosso in mano.
D’altronde, dice il ministro nel Paese delle Meraviglie, il granchio blu “è un prodotto di qualità che può essere consumato dall’uomo e dà benefici per la salute”. Strano che non sia ancora arrivato alla quadratura del cerchio, il nostro ministro, e non abbia concluso che si possono prendere due piccioni con una fava, dando da mangiare i granchi blu ai poveri. Et voilà, ecco che mangeranno da re, e le vongole per i ricchi saranno salve, almeno fino al prossimo stravolgimento dei nostri mari in preda al cambiamento climatico.
Ma neanche questo spaventa il prode Lollobrigida, perché contro i rischi del cambiamento climatico e dell’inquinamento il Paese delle Meraviglie ha un alleato di ferro: i pescatori. Già, perché come ama ribadire il ministro (a memoria lo avrà già ripetuto almeno un paio di volte) i pescatori, insieme agli allevatori e agli agricoltori, “sono i primi ambientalisti”. E poco importa se nel Mediterraneo il 73% degli stock ittici viene pescato al di fuori dei limiti biologicamente sostenibili (contro un 34% dell’intero Pianeta), il che rende la pressione di pesca ancora il doppio rispetto al livello considerato sostenibile. Nel Paese delle Meraviglie dove vive Francesco Lollobrigida, non sono i pescatori a sfruttare i nostri mari, sarà stata forse la Regina di Cuori che per metterli in cattiva luce ha mandato tutte le sue carte da gioco a fare razzia dei nostri pesci.
E allora inutile pensare a un futuro sulla Luna, o su Marte: trasferiamoci tutti nel Paese delle Meraviglie di Francesco Lollobrigida, e il problema è risolto.