“Fear Food challenge” su Tik Tok: veder mangiare il cibo che si teme fa paura per davvero

Fear Food challenge, ovvero auto sfidarsi a mangiare davanti a milioni di followers qualcosa di cui si ha paura: si mette male per chi soffre di DCA.

“Fear Food challenge” su Tik Tok: veder mangiare il cibo che si teme fa paura per davvero

Ogni volta che qualsivoglia problema di salute (fisico o mentale) approda sui social network c’è sempre il rovescio della medaglia, soprattutto nei casi in cui si comincia a parlarne “per aiutare le persone in determinate condizioni”. La Fear Food challenge su Tik Tok ne è la dimostrazione. Dopo i tremendi What I eat in a day, questo nuovo trend con # da quasi 700M di visualizzazioni consiste nel mangiare un cibo temuto (perché calorico) davanti a tutti i follower. Il motivo? Quello dichiarato è un nobile scopo ovvero coinvolgere gli spettatori in un recovery da DCA personale, o per non farli sentire soli nel caso qualcuno soffrisse dello stesso genere di problematiche.

fear-food-challenge

E lo scopo non dichiarato? Vado dritta al punto: fingere. Fingere di stare meglio, fingere per pochi secondi di video giusto il tempo di un morso forse mai deglutito, fingere di essere forti quando è evidente che non lo si è, fingere di essere realmente davanti a migliaia di persone e invece si è soli davanti a uno schermo. Auto-convincimento, o scorciatoia per ottenere follower e views? Solo i protagonisti possono saperlo, ma in entrambi i casi sono molto preoccupata per loro.

Il barattolo dei cibi proibiti

fear-food-challenge

Belli i tempi in cui nel barattolo ci si metteva solamente i bigliettini con annotate le cose felici accadute durante il giorno (come andò in voga con l’uscita del best seller Mangia Prega Ama di Elizabeth Gilbert (l’Happiness Jar)… no, ora nel barattolo ci mettiamo marchi indelebili che riguardano gli alimenti di cui abbiamo paura. Funziona così, il Fear Food jar: per qualche motivo, chi ha un rapporto malsano con il cibo o addirittura già soffre di DCA (e ho visto anche persone anoressiche dichiarate seguire questo trend), decide di soffrire scrivendo nero su bianco una lista di cibi da cui si tiene alla larga perché calorici, per poi pescare a caso nel barattolo e mangiare in mondovisione il Fear Food designato dalla sorte.

Cosa c’è di coraggioso, in tutto ciò? Quale esempio o aiuto si può mai dare agli altri, facendo ciò? Qual è la gratificazione effettiva che la persona ottiene, al netto dei centinaia di “bravissimo/a” “coraggiosissimo/a” “sei una forza!” che accumula sotto un video di pochi secondi? Con sgomento e profonda tristezza nel cuore (da ex obesa grave e in attuale gestione di un DCA), temo che la risposta a queste tre domande possa essere solo una: niente.

Quali cibi si temono? Non solo junk food ma anche cose sane

fear-food-challenge

Mi piacerebbe potervi elencare un elenco scontato di Fear Food, come gelati, cioccolati, bibite, torte, panini dei fast food. Mi piacerebbe, ma non posso farlo perché a spaventare ragazze e ragazzi c’è anche del cibo oggettivamente sano. Qualche esempio: i fichi, la pizza marinara, l’avocado.

I DCA sono infidi e non si basano sulla razionalità, e comprendo benissimo come anche un chicco di riso integrale possa far tremare le gambe in questi casi: ma MOSTRARE a migliaia di ragazzetti che un frutto ci ha ridotti in tali condizioni è un messaggio pericolosissimo. Equivale a suggerire ulteriori vie per incatenarsi alla paura, per insinuare dubbi, per far peggiorare le persone. Che non mi vengano a dire che l’intento è aiutare, per piacere: queste cose sui social devono essere fermate.

Auto violentarsi e fare click su “pubblica”: binge eating… emotivo

fear-food-challenge

Eccola, la vera cosa paurosa: non la barretta al caramello ma decidere coscientemente di registrare un video, dare un morso reagendo con pianti o crisi, e poi pubblicare tutto.

Ora sto parlando dei Fear Food ma questo discorso vale per ogni altra situazione problematica privata, che ormai privata non è più. Su Tik Tok accade la stessa dinamica per le persone che non riescono ad avere bambini: centinaia di migliaia di video tutti uguali in cui si vedono le reazioni disperate a tot test di gravidanza negativi per poi concludere con la gioia di quello finalmente positivo. Perché si fa questa cosa? Perché si è arrivati a questo binge eating emotivo voluto tanto da chi guarda e reagisce a tali video quanto e soprattutto da chi li fa?

Io non riesco a capire come alcune cose così intime e potenzialmente triggeranti per altre persone possano essere architettate con tanto esibizionismo alla base. Oltre al fatto che c’è del sadismo, anche: scegli volontariamente di farti del male, di ledere la tua stessa psiche. Su un social network.

Chi segue la challenge davanti ai genitori

Ho notato un sempre crescente numero di challenge eseguite davanti ai genitori, come a dimostrare loro (e al pubblico, contemporaneamente) che il DCA è sotto controllo e che si migliora un morso alla volta. Spero che qualche analista o nutrizionista mi smentisca – ne sarei felice, ma io trovo che sia una cosa malsana anche questa. Perché? Perché vedo più che mai insicurezza mascherata da spavalderia, vedo l’esigenza di farsi lodare dai genitori (o di tranquillizzarli – perché si è preoccupati per loro o per farsi lasciare in pace da loro dandogli un contentino…) e dal pubblico, vedo un enorme “facciamo finta” reso ancor più credibile per il coinvolgimento di una figura autorevole.

Chi si immola per i Fear Food altrui è anche peggio

fear-food-challenge

Oh che patatone le persone che stanno bene e non hanno DCA ma accettano di mangiare i Fear Food suggeriti dagli altri utenti, per dimostrare loro che dopotutto non sono così spaventosi. Commoventi! Eroi! E “Grazie mille per il traguardo dei 100k followers” andate avanti a confessarmi le vostre paure, così posso usarle io come Do Nascimento in cambio di “good vibes” utilissime per il vostro problema.