Il Parlamento Europeo ha bocciato la cosiddetta etichetta a semaforo applicata sugli alimenti nel Regno Unito, e chiesto alla UE un sistema informativo non penalizzante per i prodotti che, pur essendo grassi, si consumano in quantità modiche. Uno per tutti il parmigiano.
L’etichetta a semaforo, adottata dal 95% della distribuzione in Gran Bretagna e contestata da quindici paesi capeggiati dall’Italia, che ne avevano chiesto la revisione, è un codice che –su base solo proporzionale– marchia gli alimenti con il rosso, giallo e verde a seconda del contenuto di grassi, grassi saturi, sale o zuccheri.
Il risultato è che una bevanda gassata tipo Coca Cola finisce per essere consigliata, mentre i tortellini no.
L’obiettivo dell’etichetta era anche condivisibile: fornire indicazioni nutrizionali immediate sui macronutrienti come grassi e zuccheri contenuti nel cibo.
In questo modo però, prodotti della dieta mediterranea come Prosciutto Crudo di Parma e Parmigiano Reggiano (tutti marchiati col sistema del semaforo) hanno perso quote di mercato, quantificabili, nel caso di quest’ultimo, in -7% del valore e -13% del volume.
Il rapporto approvato dall’Europarlamento invita a riesaminare la base scientifica del codice britannico, l’utilità e la fattibilità del regolamento, nonché eventualmente a eliminare il concetto di profili nutrizionali.
Un segnale importante per il Made in Italy in Gran Bretagna.
[Crediti | Link: La Stampa, Qualivita]