Ormai è arrivato ottobre ed è proprio il momento di godersi le bontà di stagione: i funghi (affrettatevi), a breve le castagne e le melagrane, e anche l’uva. E a proposito: sapevate che esiste anche la dieta dell’uva? Noi lo abbiamo scoperto da poco e ci ha colpiti perché promette un bel calo ponderale, ben 3 kg in una settimana… come funziona? Facciamo un quadro della cosa.
Di cosa si tratta
Dopo la dieta della banana, quella del limone e quella del ghiaccio, forse la dieta dell’uva non ci suona poi così strana e la curiosità ci spinge a scoprire di cosa si tratta. Come sempre specifico che la prima cosa da fare senza dubbio alcuno è di rivolgersi ad un nutrizionista anche solo per capire da voce autorevole come funzionano (o meglio, come NON funzionano) tutte queste diete che puntano ad un mono alimento. Se invece dovete o desiderate perdere peso, a maggior ragione io pianterei qui tutto e correrei a prendere un appuntamento. La dieta dell’uva si avvale della parolina magica “disintossicante“: si tratta di una dieta che punta a sgonfiare e ad eliminare le tossine. Che poi, chissà mai quali tossine.
Proprietà dell’uva: ampeloterapia
I poteri detox e sgonfianti nonché depurativi di questa dieta sono dovuti alle proprietà dell’uva. Questo frutto, infatti, vanta proprietà conosciute sin dalla Magna Grecia, tant’è che romani e greci la consideravano una vera e propria cura per salute e benessere: l’ampeloterapia, che letteralmente significa “cura a base di uva”. Difatti, l’uva:
- contiene elevatissime percentuali di acqua;
- ha capacità drenanti e sazianti;
- è un concentrato nutriente di zuccheri naturali (motivo per cui solitamente non è raccomandata a soggetti insulino resistenti o diabetici!);
- in generale, è tra i frutti più leggeri e digeribili;
- è un antiossidante
- vanta i miracoli del resveratrolo, un elemento che, come è presente nell’uva, è presente di conseguenza anche nel vino: poco tempo fa fece il giro del web la bufala che il vino facesse dimagrire se bevuto prima di coricarsi. Aldilà della bufala, il resveratrolo è davvero importante perché aiuta l’organismo a prevenire l’aterosclerosi
Detto ciò, è anche oggettivamente buonissima.
Le regole: uva tutto il giorno
Tendenzialmente l’ampeloterapia o dieta dell’uva dura una settimana, e comincia con un paio di giorni detox. Non c’è molto da dire se non che:
- l’uva può essere consumata fresca o in centrifugati fatti in casa;
- il succo d’uva confezionato non è ammesso;
- la dieta deve cominciare con calma: da 200 a 500 g i primi giorni, fino a oltre 1 kg il resto della settimana;
- la dieta in tutto è ipocalorica da 1200 kcal, ma nei primi due giorni scende addirittura a 900 kcal;
- uva alla fine di tutti i pasti colazione compresa;
- carboidrati come riso e pasta integrali a pranzo, e in quantità ridotta;
- la cena deve essere proteica, senza carboidrati
I nostri no
La dieta dell’uva, innanzitutto, non è una dieta. Si tratta dell’ennesimo stratagemma che porta semplicemente a mangiare molto poco e, quindi, ad avere sensazione di sgonfiore e -sì – magari anche un calo sulla bilancia. Ripeto ancora che, tuttavia, in una sola settimana il calo sulla bilancia equivale a perdita di liquidi e non di ciccia. Appare una dieta alquanto sbilanciata, soprattutto per l’alta concentrazione di zuccheri e poco di tutto il resto.