La dieta crudista è applicata da molti già da un po’ ed è collegata spesso al vegetarianesimo o veganesimo. In arealtà si scosta di parecchio, con regole ben precise e una filosofia che va oltre all’aspetto etico bens^ mira al benessere fisico. Avete deciso di approfondire? Ecco cosa potete mangiare.
I precetti del Raw Food
Dal testo sacro Vangelo della pace, a medici che ne hanno diffuso la filosofia – come il dott. H.M. Shelton, al libro di Gandhi che a fine degli Anni 40 scrisse “per liberarsi da una malattia, occorre sopprimere l’uso del fuoco nella preparazione del pranzo”. Raw Food, infatti, vuole dire cibo crudo ed è uno stile di vita per molti, soprattutto negli Stati Uniti e soprattutto ad Hollywood.
Perché?
La dieta crudista si fonda su alcune certezze. Certezze, ovviamente, di chi la segue:
- proprietà anti aging, anti età del cibo crudo;
- prima del fuoco, l’umanità si nutriva a crudo e l’alimentazione deve rimanere tale (un po’ come la barf, o la paleo, o alcuni aspetti della dieta del gruppo sanguigno);
- la cottura distrugge le vitamine e rende innaturale la consistenza del cibo
Tipologie di crudismo
Non ci crederete, ma il crudismo si sviluppa in 4 direzioni:
- crudismo onnivoro: certamente verdure e frutta crudi, ma anche proteine animali crude se provenienti da selvaggina o bestie allevate allo stato brado, o ancora burro e uova. Ok anche il miele;
- crudismo vegetariano: non cambia dal precedente, se non per l’esclusione di carne e pesce;
- crudismo vegano: ammessi solo frutta e verdura, esclusi tutti i prodotti di origine animali compresi burro, uova e miele;
- crudismo fruttariano: ammessa solo frutta di origina biologica. In questo caso, in moltissimi non sanno che molta di quella che noi consideriamo verdura, in realtà sia frutta. Un esempio? Il pomodoro (per dire che i crudisti fruttariani hanno tutto sommato un range un pochino più ampio di quanto ci si aspetti).
Questione di temperatura
La temperatura massima concessa nella dieta crudista è di 42°C, ovvero l’essiccazione: è l’unico metodo di “cottura” ammesso, perché tratta il cibo con il calore senza tuttavia intaccarne le proprietà, le fibre o la struttura. Inoltre, in molti sostengono questo principio anche all’interno della comunità scientifica: fu anche un medico italiano – dott. Lusignani – a contribuire, dimostrando come il cibo cotto porti a vasocostrizione, oltre che all’aumento dei globuli bianchi.
Altri metodi per “cucinare”
Non c’è moltissima scelta, ma è sufficiente per chi già si è abituato a questo stile di vita:
- centrifughe;
- smoothie e frullati;
- germinazione;
- marinatura (il limone, ad esempio, cuoce anche a crudo)
Esistono corsi di cucina Raw, in cui si impara a cucinare persino torte e dessert completamente crudi. Sono impasti compatti a base di datteri crudi, avena e altri elementi.
I nostri no
Innanzitutto, si tratta di scelte di vita personali ma bisognerebbe comunque essere seguiti da uno specialista che adatti a questa alimentazione il nostro fabbisogno. Inoltre, la dieta crudista ha oggettivi limiti: la stagionalità ad esempio, la disponibilità degli alimenti, il fatto che parecchi cibi siano indigesti a crudo (patate e legumi ad esempio). Fisicamente, la dieta crudista in inverno non diminuisce la percezione del freddo, e porta in generale a tensione addominale e a meteorismo anche molto invasivo.