E’ estate, e a quanto pare dovremo rifare i calcoli sull’idratazione del nostro corpo: i famosi 2 litri d’acqua da bere ogni giorno, in realtà, sarebbero un falso mito tramandato da decenni di consigli della nonna. Lo sostiene il pediatra americano Aaron E. Carroll in un articolo del New York Times.
Secondo Carroll, non esiste una quantità ottimale di acqua da ingerire, semplicemente perchè viviamo in climi differenti, svolgendo attività diverse.
La leggenda metropolitana dei 2 litri di acqua al dì risale, secondo i suoi calcoli, al 1945, anno in cui un prestigioso studio stabilì il parametro calcolando anche l’acqua contenuta nei cibi ingeriti, dal caffè alla frutta e verdura.
Oggi sono pochi gli studi che attestano i reali benefici in abbondanza.
Secondo lo studioso, non sarebbe neanche provato che bere molta acqua consenta benefici reali nel lungo termine, in particolare la prevenzione di molti disturbi ai reni.
Anche essere assetati non deve preoccupare, non è vero come sostenuto da un’altra credenza popolare che quando si ha sete si è già un po’ disidratati. I sintomi di una vera disidratazione son diversi, secchezza della pelle e delle mucose, crampi muscolari e perdita d’appetito.
[Crediti | Link: New York Times, Il Post]