Lo so. Non ne potete più di superfood, e il solo riferimento ai “cibi miracolosi” vi fa venire l’orticaria.
Troppi, ce ne sono in giro, troppi prodigi, troppi miracoli, senza contare che spesso, questi alimenti, di “super” hanno ben poco, e ormai vi siete del tutto convinti che, in fondo, i superfood non esistono.
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Ma stavolta è diverso. Basta fake news, basta bufale, i superfood esistono davvero, e a dare la lieta novella è la BBC, che riassume uno studio del 2015.
Mettete via quindi quell’aria da scettici e quel sorrisetto ironico e ascoltate.
Questa volta gli autori della ricerca sono partiti da una semplice considerazione: come sarebbe bello se il cibo ideale contenesse tutti i nutrienti di cui il nostro organismo ha bisogno, senza però superare il limite giornaliero raccomandato.
Cibi del genere, però, ovviamente non esistono. Esistono però diversi cibi che, se consumati assieme e crudi, ci assicureranno i nutrienti di cui abbiamo bisogno nelle dosi adeguate, e soprattutto senza oltrepassare il limite giornaliero raccomandato. Ebbene, i ricercatori ne hanno individuati 100, di questi super food, assegnando a ciascuno di loro un punteggio. Più alto è il punteggio, maggiore è la capacità dell’alimento di fornirci la quota giornaliera di nutrienti senza eccedere la misura giornaliera.
Noi vi elenchiamo scrupolosamente i primi cinque, ma non fateci fare un lavoro inutile: questa volta, credeteci.
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5) Semi di chia
Speravate di scamparli, vero? Invece no. Eccoli qui, immancabili, onnipresenti e ubiqui in ogni classifica di superfood: i semi di chia.
Originari di Messico e Guatemala, i semi di chia sono ricchi di fibre, proteine, antiossidanti, vitamine e minerali tra cui fosfro, calcio e magnesio e anche di Omega3, preziosi per il cuore –anche se non tutti assimilabili completamente dal nostro organismo, a differenza di quelli del pesce. Hanno ottenuto un punteggio di 85, e se proprio non ce la fate a sgranocchiarli nudi e crudi, aggiungeteli a frullati e insalate. Potreste anche scoprire che sono buoni.
4) Pesci piatti
Sogliola, halibut, passera pianuzza (via quei sorrisetti ironici), i pesci piatti hanno un punteggio di 88 perché contengono basse quantità di mercurio e rappresentano una scelta sicura anche per bambini e donne incinte.
Poveri di calorie e grassi ma ricchi di proteine, vitamina B1 e fosforo, mantengono in salute le nostre ossa e le funzioni corporee.
3) Pesce persico
Il pesce, si sa, fa sempre bene, ricco di acidi grassi Omega 3 –benefici per il cuore– e di proteine, il pesce è raccomandato in qualunque dieta.
Il pesce persico ha realizzato addirittura un punteggio di 89, grazie al basso contenuto di calorie, solo 79 per etto, e al suo elevato contenuto di proteine, 15 grammi per etto. Alcuni li chiamano scorfani, ma non è la stessa cosa: i veri persici, a differenza degli scorfani, vivono in acqua dolce, e pesano meno di tre chili. Sono ottimi saltati in padella.
2) Cherimoya
Sì, lo so, non dite nulla. Questo frutto dal nome impronunciabile proveniente da Ecuador, Colombia e Bolivia ha realizzato un punteggio di 96, essendo ricco di vitamina A, C, B1, B2 e potassio.
Il sapore è simile al mango, banana e ananas, e ha una consistenza deliziosa, che ricorda la panna. Per mangiare i cherimoya basta sbucciarli, tagliarli a metà, prelevarne la polpa e gustarla, anche in insalate o frullati.
1) Mandorle
Quasi centrato l’en-plein per le mandorle, che fanno registrare un punteggio di 97. Le mandorle sono ricche di acidi grassi monoinsaturi, quelli buoni, riducono le infiammazioni, sono efficaci nell’aumentare l’insulino-resisternza per ridurre il rischio di diabete e rappresentano un valido alleato per la buona salute del cuore.
Inoltre sono una buona fonte di vitamina E e di proteine. E soprattutto hanno anche un nome che comprendiamo- E non è poco.
[Crediti | Bbc]