Troppo bello per essere vero. E, soprattutto sano.
Soltanto pochi mesi sono passati infatti da quando Soylent –la società americana nata dall’idea di tre brillanti studenti di San Francisco vogliosi di liberarsi dalla schiavitù di cucinare, spignattare e riordinare– ha affiancato l’omonimo beverone color caffellatte, primo esempio di cibo sintetico che dovrebbe sostituire tutti i pasti, le sue praticissime barrette.
Contenenti anche loro, manco a dirlo, tutto il necessario per l’alimentazione umana.
Ma subito sono iniziati i primi piccoli, insignificanti problemi.
Alcune persone hanno cioè cominciato a vomitare di brutto. Esattamente poco tempo dopo l’assunzione delle miracolose barrette.
Questi sono i fatti riportati dal sito americano Gizmodo, lesto a segnalare le lamentele di diverse persone che, dopo aver pranzato con le invitanti barette, hanno vomitato per ore accusando diversi altri malesseri quali mal di pancia, forte emicrania o anche diarrea.
Il fenomeno che, pare, ha comunque interessato solo le recenti barrette, e non il più diffuso e collaudato beverone.
E no, non hanno invece riscontrato i benefici effetti di cui Rob Rhinehart, uno dei tre ideatori del cibo miracoloso, andava declamando in rete, ovvero di notare su se stesso “capelli più folti, denti più bianchi e pelle più chiara”, oltre naturalmente al fatto di “sentirsi benissimo”, dopo aver seguito un’alimentazione a base di Soylent, barrette comprese.
Nonostante gli episodi siano stati riscontrati in una minima parte di consumatori –-vale a dire solo lo 0,03 per cento delle barrette vendute-– Soylent ha comunque deciso per il ritiro immediato di tutte le barrette ancora in circolazione, a scopo cautelativo, provvedendo al rimborso per gli acquirenti e rimarcando nello stesso tempo il rigore nella scelta degli ingredienti, dei controlli di qualità verso i fornitori e l’assoluta conformità di tutti i componenti delle barrette ai rigidi controlli di sicurezza in campo alimentare.
Gli episodi sono stati addebitati da Soylent a questioni di allergie o intolleranza:
“La sicurezza e la qualità delle nostre barrette è verificata costantemente attraverso l’osservanza di precisi standard produttivi . Innanzi tuto, ci forniamo esclusivamente da fornitori qualificati e usiamo solo ingredienti che includono un certificato di analisi (COA) in relazione a rigorosi criteri microbiologici, chimici e fisici.
In secondo luogo, le barrette sono realizzate in stabilimenti certificati dagli enti nazionali competenti (GFSI FDA), periodicamente ispezionati e inseriti in un programma di sicurezza alimentare e di qualità completo.
Infine, le barrette sono sottoposte a ulteriori test microbiologici prima di essere rilasciate definitivamente sul mercato”
Per concludere infine che “Nonostante il numero di reclami sia molto esiguo e ci possano inoltre essere fenomeni di intolleranze alimentari, prendiamo ogni singolo caso molto sul serio”.
Nessuno quindi potrà più dire che le barrette Soylent non facciano… andare di corpo.
[Crediti | Link: Dissapore, Il Post, Gizmodo]