Azione: cosa dice il programma di Calenda e Renzi su cibo, agricoltura e acqua

Abbiamo esaminato il programma elettorale di Azione per vedere cosa dice sui temi che ci interessano: cibo, acqua e agricoltura. Ecco quello che abbiamo trovato.

Azione: cosa dice il programma di Calenda e Renzi su cibo, agricoltura e acqua

Quanto la nostra politica prende sul serio il cibo? A giudicare dai programmi elettorali dei partiti, che stiamo esaminando uno per uno alla ricerca di proposte agricole e alimentari, i propositi sono parecchi e spesso fumosi. Oggi è il turno di Carlo Calenda, che passa al nostro vaglio con il suo Azione, leggasi “terzo polo”.

Se vi siete persi le puntate precedenti, sappiate che in vista del 25 settembre, giorno che vede l’Italia chiamata al voto, abbiamo deciso di esaminare i programmi elettorali dei principali partiti che si presentano alle elezioni per vedere se e come sono trattati i temi che ci interessano più da vicino: cibo, acqua, agricoltura, ma anche turismo, ospitalità, pesca e allevamento.

Dunque fino ad ora abbiamo passato in rassegna Fratelli d’Italia, il Partito Democratico e la Lega; tocca al programma politico di Azione di Carlo Calenda, che si può leggere integralmente qui.

Agricoltura e formazione manageriale

Al tema dell’efficientamento del reparto agricolo nel documento di Calenda è dedicato un ampio spazio. L’idea è quello di traghettare il comparto verso un’agricoltura 4.0 “due grandi piani di formazione continua, il primo incentrato sull’imprenditoria e il secondo sulle competenze tecniche e specialistiche per la manodopera agricola e del personale imbarcato, con particolare riferimento alle pratiche agronomiche più avanzate, alla sicurezza sul lavoro e all’utilizzo della tecnologia nell’agricoltura di precisione. Da una parte, serve potenziare la formazione economico-gestionale per sviluppare le economie di scala competenze e la formazione continua della manodopera”.

Ripristino dei voucher agricoli

Come per la coalizione di centro-destra anche il terzo polo di Calenda propone di tornare ad utilizzare a pieno regime i voucher (che ricordiamo non sono stati eliminati) “per garantire la flessibilità e la trasparenza contrattuale nelle prestazioni occasionali, proponiamo di ripristinare il sistema dei voucher”. Seguendo quanto accaduto durante il ministero di Teresa Bellanova all’agricoltura, per reperire manodopera agricola Azione propone “una proroga di tutti i permessi di soggiorno dei lavoratori extracomunitari attualmente impiegati nel settore agricolo; la regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari che attualmente hanno un lavoro; la reintroduzione del permesso di soggiorno temporaneo per la ricerca di lavoro garantito da uno sponsor” che prosegue nella parte della proposta che riguarda proprio l’immigrazione“.

Giovani e accesso alle aree agricole

Per facilitare l’accesso dei giovani alle aree agricole il piano di Azione prevede “un piano a burocrazia zero per l’accesso alla terra nelle aree montane e rurali a rischio spopolamento, promuovendo, ad esempio, la cooperazione intergenerazionale con forme di affiancamento tra giovani non proprietari di terreni agricoli e pensionati, con lo scopo di favorire il graduale passaggio di gestione della attività di impresa e il recupero di fondi abbandonati”. Per le aziende in generale sono previsti aiuti, processi di supporto per efficientamento della gestione idrica, potenziamento delle garanzie statali.

Pesca e piani strutturali

pesca

Come sottolinea Azione, “il comparto della pesca non è mai stato oggetto di riforme di sistema” per cui sarebbe opportuno secondo il programma del partito “definire incentivi per il ricambio dei navigli e dei mezzi con un’età media oltre i trent’anni per favorire la transizione tecnologica e la sicurezza sul luogo di lavoro; dotare il settore di uno stabile strumento di sostegno al reddito, ammortizzatori sociali e sistema pensionistico, e nuovi finanziari per sostenere le imprese e le famiglie dei pescatori professionali colpiti da affondamenti e sinistri in mare”. Non ci sono punti specifici dedicati agli allevamenti.

Acqua, invasi, riutilizzo

Secondo Azione per efficientare la rete idrica è necessario fare diverse cose, tra cui migliorare la gestione dell’acqua in Italia diminuendo il numero degli operatori, di concerto con le regioni, e aumentandone le singole dimensioni. Poi sarà importante destinare i fondi europei alla pulizia e alla creazione degli invasi, infine sarà importante creare un piano per l’acqua di riutilizzo poiché “In Italia non esiste un piano nazionale per il riuso delle acque di depurazione, nonostante il grande potenziale di questa risorsa: quasi il 30% dell’acqua restituita dai sistemi di depurazione è di buona qualità ma, invece di essere utilizzata, in agricoltura finisce nei fiumi o in mare. Occorre stabilire che le nuove costruzioni edilizie prevedano il riuso delle acque grigie”.

Agricoltura e acqua

Un punto importante fonde agricoltura e acqua e pone l’attenzione sull’utilizzo di questa risorsa in agricoltura. In particolare Azione sottolinea che “Questa misura è rivolta principalmente agli imprenditori del settore agroalimentare, i quali investono nell’irrigazione di precisione. Essa consente di ridurre gli sprechi ma anche di avere migliori rendimenti, al contempo monitorando le fasi delle colture ed evitando alle piante gli stress da carenza o da sovrabbondanza di acqua. Oltre al sistema di irrigazione goccia a goccia, gli incenti- vi sarebbero accessibili anche a chi investe nel controllo delle fasi di irrigazione e di micro-irriga- zione digitale e da remoto”.

Turismo e pressione fiscale

Infine potrebbe considerarsi di interesse del reparto ristorazione la misura che tutela le imprese che lavorano nel turismo, laddove si propone di “alleggerire la pressione fiscale a carico delle imprese turistiche, commisurando la TARI al numero di giorni in cui la struttura è aperta e al tasso di occupazione; sostenendo la qualità dell’attività di ricezione e ospitalità con incentivi per la riqualificazione delle strutture, parallelamente ad una troppo spesso rinviata definizione della classificazione nazionale delle stesse”.