L’aceto (di mele) è un ingrediente molto antico, che già agli esordi era considerato panacea per il benessere. Nemmeno oggigiorno l’aceto è considerato solo come condimento: nello specifico, usare aceto di mele per dimagrire è una pratica piuttosto comune messa in atto da moltissime persone. Secondo voi funziona? Certo che no, ma spieghiamo come si sia arrivati ad elaborare tale teoria.
Cos’è l’aceto di mele
L’aceto di mele è un aceto ottenuto dalla fermentazione dello zucchero di questi frutti, una fermentazione da acetobacter: il risultato è un aceto chiaro e più torbido (se non filtrato e proveniente dalla mela intera, biologica) rispetto a quello di vino, più delicato e dolciastro come sapore.
Proprietà
Passiamo ad elencare le proprietà indiscutibili di questo prodotto, aldilà dei suoi vari impieghi:
- ha sole 20 kcal per 100 g;
- in teoria è più delicato e facile da assimilare rispetto all’aceto di vino;
- ha moltissimi minerali;
- ha moltissime vitamine, in primis la vitamina A
Detto ciò, vediamo perché – nonostante le ottime proprietà – non fa dimagrire.
Fa dimagrire? No.
Questo è l’ennesimo caso di dieta farlocca che prende tangibili proprietà di un alimento (che sia frutta, verdura, ghiaccio, gelato, pizza) e le usa come perno per costruirci attorno una filosofia di dimagrimento miracolosa.
Di fatto, sì: POTENZIALMENTE l’aceto potrebbe aiutare in fase di dimagrimento. Può contribuire grazie a molti fattori:
- pectina: la pectina è presente – in quantità più o meno elevate – nella frutta e nella mela è particolarmente concentrata. La sua funzione nell’organismo è centellinare il rilascio di zucchero da parte degli alimenti ingeriti;
- tiene a bada la glicemia: l’aspetto precedentemente descritto e che riguarda la pectina, impedisce picchi glicemici e, quindi, il bisogno fisiologico di eccedere con dolci e snack fuori programma;
- funzione digestiva e purificatrice dell’intestino;
- tiene bassa l’insulina, stimolando quindi la lipolisi;
- come zenzero e peperoncino, è termogenico: tale caratteristica “accelera” il metabolismo
Potrebbe aiutare in fase di dimagrimento, ma NON FA DIMAGRIRE: sarebbe come dire che siccome il tè verde ha proprietà antiossidanti, allora ci può far vivere in eterno. A Panzironi piacerebbe molto questo elemento. Morale: una singola e positiva proprietà di un alimento, non lo rende ingrediente miracoloso. Soprattutto, non nelle quantità in cui un umano potrebbe assimilare quotidianamente aceto senza ripercussioni.
Come lo usano, per dimagrire
Iniziamo con una premessa importante, che supporta i dubbi del precedente paragrafo: l’aceto è un alimento particolare e da dosare in maniera consapevole. Vi sono condizioni fisiche per le quali l’aceto porterebbe a danno – ad esempio, cardiopatie – ed è quindi TASSATIVO rivolgersi ad un nutrizionista o al proprio medico per progettare insieme un piano dimagrante adatto a noi.
Cosa dice di fare il web, con l’aceto di mele? Semplicissimo: 1 cucchiaio di aceto puro o diluito in acqua, immediatamente prima di colazione (Allora, se vogliamo soffrire, meglio la pozione acqua e limone…), prima di pranzo e prima di cena. L’aceto agirebbe sul cibo ingerito come uno spazzino, riducendo l’assimilazione di calorie etc etc. Certo.