Il fatto che i caprioli stiano divorando i giovani germogli delle viti nell’aristocratico Chiantishire, non mi indigna. Il fatto che plotoni di cacciatori si apprestino alla mattanza, richiamati dagli alti lamenti di un Biondi Santi, neppure questo mi indigna. Ma il fatto che ogni giornale della penisola, dal Corriere in giù debba chiamare i caprioli “Bambi” scomodando Walt Disney, ecco, quello sì, mi indigna. Una volta per tutte: Bambi era un cervo non un capriolo.