Rumorosa conclusione delle indagini per “Brunellopoli”, il caso del Brunello di Montalcino 2003 e 2007 tagliato da alcuni produttori con uve provenienti da vitigni francesi. Come anticipa Intravino—l’altro blog della famiglia di Dissapore—la Guardia di Finanza di Siena ha ipotizzato il reato di associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio per il direttore del Consorzio e per due ispettori del comitato di certificazione. 17 persone e 7 aziende sono state denunciate alla Procura di Siena mentre più di 1,3 milioni di litri di Brunello di Montalcino sono stati declassati a Igt.
Le conclusioni della Guardia di Finanza preannunciano il più significativo scandalo nella storia del vino italiano dopo quello del metanolo.
“L’aspetto piu’ delicato di tutta questa storia”, ha detto Giovanni Padula, comandante della Guardia di Finanza di Siena, “e’ la catena dei controlli interni, che è evidente, sono mancati del tutto”. Il Presidente del Consorzio all’epoca dei fatti (il Conte Marone Cinzano?), dovrà assumersi la responsabilità penale di non averli fatti.