Il mondo si iscrive a Twitter, l’Italia a Facebook, ma il nostro socialcoso preferito rimane friendfeed. Dove spesso si parla di cibo in modo irresistibile. Ne teniamo traccia con una nuova serie, non poteva che chiamarsi friendfood.
La libreria alle spalle di Dario Franceschini facilita la soluzione di un problema che solitamente opprime chi si appresta a scegliere l’omaggio natalizio, e il destinatario è magari un uomo politico, magari di sinistra; che gli regalo senza strafare? Un paio di risposte facili: guide turistiche o vino. Ma siccome la bottiglia di vino è una scelta personale, la foto nella sua interezza indica le preferenze del segretario piddì:
rossi confortevoli, non esorbitanti nella cifra, sobri come lo scaffale sul quale troneggiano (in posizione verticale, argh). Pollice alzato per il Cirò di Librandi, oppure per il modernista-merlottoso Montiano di Falesco; ciglio sollevato per qualche Banfi di troppo, e sospiro di disapprovazione per quel Barsac in piena luce, dal colore che vira verso l’ambra in misura preoccupante. Indignazione finale per quella bottiglia di Novello 2007 ancora intonsa. Che aspettiamo ad aprirla, il sol dell’avvenire?
[Via Mantellini, via FF]