La grande distribuzione sta vivendo momenti di alterne fortune, almeno in Italia.
Se le cose vanno infatti bene per marchi come Esselunga, Lidl o Eurospin, i gruppi d’oltralpe quali Auchan e Carrefour stanno attraversando momenti poco brillanti, così come riportato dall’ultimo report di Mediobanca.
Il supermercato che ha ricavato di più per metro quadro
Esselunga, la creatura di Caprotti, che sicuramente non mancherà di compiacersene dall’attuale “alta” posizione, ha fatto registrare i maggiori ricavi per metro quadro non solo a livello italiano ma anche europeo: i suoi 16.000 euro di ricavi per metro quadro, infatti, sono praticamente il doppio della media italiana.
Coop, ad esempio, ha fatto invece registrare 6800 euro di ricavi a metro quadro, Carrefour 5000, Auchan 4500 e, a livello europeo, solo Tesco, nel Regno Unito, riesce ad insidiare, ma da lontano, il primato di Esselunga, con i suoi 12.000 di ricavi al metro quadro.
Il supermercato che ha messo a segno più utili
Inoltre, dal 2011 al 2015, il fatturato complessivo della grande distribuzione in Italia è salito del 4,5% ma solo Lidl e Eurospin hanno fatto rilevare incrementi a due cifre, nell’ordine del 43 e del 42.9% rispettivamente.
Un risultato ottenuto grazie a un minor costo del lavoro, a una più veloce rotazione del magazzino (16 e 19 giorni rispettivamente), e al pagamento dei fornitori in tempi brevi (62 e 70 giorni rispettivamente, contro gli 83 di Carrefour, i 66 di Esselunga e addirittura i 101 giorni medi di Auchan).
Grazie a questi parametri, Esselunga ha potuto realizzare utili netti, dal 2011 al 2015, per ben 1136 milioni di euro, ma anche Eurospin, Lidl e Coop si sono difesi bene, con 635 milioni, 206 e 109 milioni di utili netti cumulativi.
In rosso, invece, Auchan e Carrefour, che hanno fatto registrare perdite rispettivamente per 559 e 2477 milioni di euro.
Il supermercato con il maggiore costo del lavoro
Se Esselunga, Lidl e Eurspin, quindi, possono godere dei loro eccellenti risultati, non così può dirsi per Auchan e Carrefour.
Carrefour, in particolare, ha fatto rilevare il maggior costo del lavoro per dipendente, rilevato in 43.000 euro annui contro i 40.000 di Esselunga, i 32.000 di Lidl e i 37.000 di Eurospin.
Carrefour taglia il personale
Come se non bastasse, Carrefour ha recentemente annunciato il taglio di 500 esuberi, personale in eccesso in tre dei suoi punti vendita, dei quali due in Piemonte.
Come cambieranno i supermercati nel 2017
Insomma, un panorama composito, quello della grande distribuzione in Italia, che in generale restituisce il quadro di un settore efficiente e produttivo.
Ma i supermercati sono comunque in grado di migliorare le loro prestazioni economiche, soprattutto con un più efficiente impiego della tecnologia, che li aiuti a essere sempre meno anonimi magazzini di cibo e sempre più spazi confortevoli dove recarsi non solo per la spesa di routine.
In realtà, già lo stanno facendo, già stanno affilando le armi per venire incontro alle esigenze dei consumatori e alleviarli da tutto quanto di sgradevole possano incontrare quando si recano al supermercato.
Vi anticipiamo come.
Amazon
Tra i momenti meno piacevoli della spesa al supermercato ci sono indubbiamente le file alla cassa. Già oggi, sebbene sia ancora in fase sperimentale, il punto vendita Amazon Go di Seattle è attrezzato per evitare le code improduttive.
I clienti sono liberi di fare la spesa e pagare semplicemente attraverso il loro smartphone. Attraverso le casse non transitano proprio.
Carrefour
Ma, restando in Italia, possiamo pensare a Carrefour, che propone formule innovative come gli spazi “Gourmet”, dove si possono trovare vere tome d’alpeggio, per fare un esempio, come anche la formula Eat&Shop, che integra la ristorazione veloce con la vendita di prodotti come i gelati di Grom o le pizze di Gabriele Bonci.
O ancora Carrefour Express Urban Life, recentemente inaugurato a Milano in zona Brera, area di ristoro e aggregazione dove gustare un caffè o anche del sushi preparato al momento, concedendosi una pausa relax mentre si assapora un pasto sul posto oppure lo si porta a casa in confezioni da asporto.
Conad
Oppure possiamo pensare a Conad, che non solo si ispira al modello di Amazon Go per evitare ai clienti l’incombenza della coda alle casse, ma ha anche inaugurato la seconda edizione del “Viaggio Itinerante”, un esperimento nato per raccontare l’Italia dai mille Comuni e che ha toccato, nell’ultima edizione, 12 città italiane disseminate in tutta la Penisola.
Conad ha anche aperto in soli 8 mesi ben 14 “pet store”, tra cui quello di Genova di cui Dissapore ha già parlato, destinati a diventare 100 nei prossimi tre anni, dove trovare tutto quanto serve agli animali da affezione, puntando a una fidelizzazione del cliente che vanno oltre i concetti di convenienza, offerte e promozioni.
Vegè/Crai/Coralis
Ma possiamo anche menzionare Vegè, la prima catena a sbarcare su Amazon con “Delizie” un suo marchio. Oppure Crai, che sta realizzando una totale e più fruibile ristrutturazione dei propri punti vendita.
E ancora Coralis, che solo lo scorso anno ha lanciato una propria selezione, “Etichétto”, in ottica della promozione del made in Italy.
Coop
E anche Coop si è dimostrata all’avanguardia nell’offerta di servizi ai clienti con il supermercato di Milano “Bicocca Village” dove, grazie a una tecnologia di realtà aumentata, è in grado di offrire in tempo reale tutte le informazioni sulle proprietà organolettiche dei prodotti acquistati.
Simply, marchio Auchan
Particolarmente attenta ai temi sociali è la catena di supermercati Simply, parte del gruppo Auchan, che con il progetto “City” ha dato modo anche ai più anziani di adempiere all’esigenza di fare la spesa, fornendo loro aiuto e assistenza.
Ma ovunque le catene della GDO vanno ampliando la loro offerta di servizi per venire incontro alle esigenze moderne: si va dai punti vendita aperti sette giorni su sette per 24 ore al giorno, a quelli che consegnano la spesa a domicilio in giornata, dalla moltiplicazione delle insegne interne dedicate alla ristorazione alle app dedicate quali Indigo che, tramite un’assistente virtuale, danno consigli in tempo reale su prodotti e offerte personalizzate.
O ancora come Edo, ora sai cosa mangi, l’app che attraverso la semplice scansione del codice a barre, fornirà tutte le informazioni nutrizionali sul prodotto che ci interessa.
Questo è il supermercato del 2017: sempre meno supermercato, sempre più comodo luogo di aggregazione e di relax. Dove, tra le altre cose, poter anche fare la spesa.
[Crediti | Link: Repubblica, Dissapore, GdoWeek]