Carne grass fed: tutti gli antibiotici che vi risparmiate

Dove si compra in Italia la carne grass fed o sostenibile, proveniente da allevamenti non intensivi ma da animali allevati senza mangimi e senza rischio ormoni

Carne grass fed: tutti gli antibiotici che vi risparmiate

E’ possibile trovare una via di mezzo tra l’immagine bucolica delle mucche al pascolo con tanto di campanaccio al collo, cara alla pubblicità, è una realtà fatta di allevamenti intensivi, animali stipati in spazi angusti, alimentati e gonfiati di antibiotici?

E’ possibile alimentarsi in modo sano e sostenibile, con un occhio alla salute e uno a quella degli animali senza essere tacciati di idealismo gastronomico?

Chi di voi ha visto l’ultima puntata di Report dedicata ai batteri che resistono agli antibiotici, e alle politiche adottate (o meglio, non adottate), potrebbe scuotere il capo rassegnato. Coraggio cari carnivori, non tutto è perduto.

Con un po’ di pazienza è possibile trovare piccoli allevatori illuminati che accettano di guadagnare meno pur di allevare gli animali con tempi più lungi escludendo i mangimi a base di cereali per favorire erba e fieno.

Se volete darvi delle arie chiamatela carne “grass fed”, chi predilige l’italiano può optare per carne sostenibile.

Le analisi di Consumer Report (organizzazione non profit americana) su 300 campioni hanno dimostrato che la carne “grass fed” contiene “più Omega 3, più antiossidanti, più vitamine e meno batteri resistenti agli antibiotici” rispetto alle normali bistecche di bovino nutrito a cereali.

Il sapore è più intenso e pieno rispetto alla carne tradizionale.

bistecca grass fed

Ecco il motivo per cui abbiamo pensato a un elenco geograficamente distribuito degli allevatori grass fed italiani.

Potrebbe essere interessante se anche voi, come il New York Times, pensate che la carne da allevamento intensivo rappresenti il marcio del sistema alimentare.

Macelleria Marco e Elisa – Corso Racconigi 65, Torino

Coppia nel lavoro e nella vita che ha ereditato la passione per il mestiere di allevatori dai genitori. Antesignani, vendono carne grass fed dal 2013 sia in macelleria che attraverso il sito.

Macelleria PopolarePiazza XXIV Maggio 105, Milano

macelleria popolare milano

E’ una macelleria con cucina all’interno del mercato coperto in Darsena. Il titolare si chiama Giuseppe Zen, piuttosto noto a Milano per la sua latra attività, Mangiari di strada.

La sua scelta è vendere (e cucinare) solo carni bovine e ovine di animali allevati al pascolo e nutriti a erba. Per arrivarci ha dovuto penare due anni prima di trovare sette fornitori. Degli animali, acquistati interi, vengono venduti tutti i tagli.

Podere Il Santo – Via Kennedy 36, Rivanazzano (Pavia)

Siamo nell’Oltrepò Pavese. Il titolare, ben conosciuto dagli amanti di vino naturale, si chiama Eugenio Barbieri, uno dei fornitori della Macelleria Popolare (vedi sopra).

La sua azienda agricola non è solo dedicata al vino. E’ una fattoria in cui si coltivano cereali e si allevano razze bovine e suine a rischio estinzione. In particolare cabannine: i 17 capi sono grass fed. Nel caso interessi, si crescono anche capre, polli, anatre mute, capponi.

Cascina Lissona – Loc. Valgera 57, Asti

Nasce come azienda agricola una trentina di anni fa: all’iniziale coltivazione di alberi da frutto si sono sostituite l’attività agrituristica e l’allevamento.

Il progetto grass fed di Nicola Solimeo, il titolare, si chiama It Wild e prevede l’allevamento allo stato brado e l’alimentazione a erba. I capi impiegano il doppio del tempo a prendere peso rispetto ai bovini di allevamento intensivo.

Highland Italia – Via Zenivrega 1, Piazzolo (BG)

Highland1

Siamo nel Bergamasco: l’allevamento di Hans Quarteroni è iniziato circa 6 anni fa. I capi sono una trentina, di razza Highland (originaria del nord della Scozia) resistente e longeva, con buon adattamento ai pascoli montani della valle Brembana.

Tutta la mandria di bovini vive all’aperto (in un’area di circa 30 ettari tra prati e boschi ) e si nutre solamente di erba e di fieno. I prodotti dell’azienda Agri Bio si possono ordinare dal sito.

Cibo VeroVia Melegnano 7, Udine

Il progetto di Emanuele De Biase (statobrado.it) si chiama “angus stato brado”: la carne è di pura razza Angus allevata e rifinita esclusivamente a erba. 20 gli Angus, allevati presso il ranch Rio Selve Nere di Zocca.

Nicola Abazzi, l’allevatore, dispone di oltre 60 ettari di pascolo in cui i bovini ruminano erba verde e all’occorrenza fieno secco locale.

Azienda Agricola Biasia Via del Rovere, Veggiano (PD)

Mucche al pascolo

Piccola azienda del padovano ai piedi dei colli Euganei. I bovini vengono nutriti solamente con erba medica e fieno. La razza è la Rendena, originaria della omonima valle del Trentino.

Rustica, è particolarmente adatta per lo sfruttamento dei pascoli, anche i più difficili, specie in collina e in montagna. Alla produzione della carne sono destinati i vitelloni di età compresa tra i 16 e i 24 mesi.

Azienda Agricola MelwillVia Vignolese 2462 Guiglia (MO)

Spaccio Aziendale Antichi Sapori – Via Tezza 3340 Zocca (MO)

L’azienda si trova sulle colline modenesi: 30 ettari di boschi e pascoli per allevare bovini di razza Aberdeen Angus, Red Angus e Galloway. Gli animali vengono nutriti con prodotti vegetali naturali coltivati in azienda.

Il punto vendita è la macelleria “Antichi sapori” che al momento è in fase di rinnovamento. Gli ordini quindi si posso effettuare online.

Agri-macelleria Giuseppa Gambino – Via Oreto 226 Cattolica Eraclea (AG)

mucche al pascolo

E’ un’azienda agricola a gestione familiare. Allevatori di ovicaprini, bovini ed equini, da circa una decina d’anni sono passati all’allevamento real grass fed (il responsabile Pietro Gambino precisa che real significa che i pascoli non sono seminati, gli animali brucano erbe spontanee e essenze con il risultato che il sapore della carne varia a seconda di ciò che mangiato i bovini).

Canto ettari di pascoli, 136 capi bovini di razza charolaise: la carne si può acquistare presso lo spaccio annesso all’azienda.

GrassFed Europe

foto_limousine

E’ un portale attraverso cui si possono ordinare e ricevere a casa tagli di carne grass-fed. Nel sito si specifica che la collaborazione avviene con i gruppi d’acquisto.

La carne – di bovini appartenenti di razza Scottish Highland – proviene dalle aree montane italiane confinanti con l’Austria. I tempi di consegna sono da tre a cinque giorni.

Castello di Faraneto – Località Faraneto 39, Piacenza

Faraneto

Il progetto dell’architetto e titolare, Marco Ferreri, è quello di trasformare Faraneto in un villaggio eco-sostenibile.

Una prospettiva che ha portato l’azienda agricola ad allevare sui colli piacentini bovini razza Highland allo stato brado alimentandoli con erba, fieno e acqua di sorgente.

Azienda agricola Fattoria L’aurora – Fraz. Caldirola 1, Fabbrica Curone (AL)

 parcorurale

Azienda agricola a conduzione familiare. Le pecore vengono allevate allo stato semibrado, pascolando libere per 9 mesi all’anno e consumando fieno nel periodo invernale.

Il titolare è Matteo Ornati che nel 1991 ha lasciato la città e si è ritirato sulle montagne. Pare una fiaba ma è tutto vero.

Società Agricola Parco Rurale – Via Fornaci 1/A, Fogliano Redipuglia (GO)

 Asara

Famiglia del Carso, i Samsa. Su una superficie di 98 ettari allevano 40 pecore, 35 mucche, 15 asini, 6 maiali e animali da bassa corte.

Gli animali pascolano allo stato brado nell’arco dell’intero anno su pascolo certificato biologico.

Azienda agricola Marco Asara – ss 127 km 6 n.134, Olbia (OT)

Marco Asara, il titolare, si occupa di bovini da quando aveva 17 anni. Per le sue 30-35 fattrici di razza Limousine (selezionate dal 1998) ha abbandonato il sistema tradizionale a base di cereali in favore della massa verde, spontanea e seminata.

La sua azienda si estende per circa 120 ettari tra i territori di Olbia, Berchiddeddu e Padru.

Società Agricola F.lli Nurra – Via la Rampa 9, Sedini (SS)

mucche al pascolo

Una piccola azienda agricola a gestione familiare che alleva una cinquantina di capi di razza Charolaise. L’allevamento è allo stato brado e l’alimentazione, ovviamente, ad erba.

Al momento non effettuano macellazione ma vendono i capi a chi è in grado di farla.

[Crediti | Link: New York Times, Dissapore ]