La popstar Madonna, prima e dopo Photoshop
Lizzi Miller è la modella dalle forme inconsuete (80 chili di travolgente bellezza) che ha provocato una rivoluzione tra le lettrici delle riviste di moda, stanche di vedere donne ai limiti dell’anoressia. La rivoluzione continua. Stavolta l’assalto è alla diligenza dei giornali di moda, vale a dire Photoshop, il programma di fotoritocco più famoso al mondo. Dicono alcuni parlamentari inglesi e francesi che nuoce alla salute come alcol e tabacco, e presentano un progetto di legge per segnalarne gli abusi.
Sciocchezze? Se volete il parere di uno che usa il fotoritocco in quantità industriali, no, non sono sciocchezze. A me l’airbrush serve per levigare le bottiglie di vetro, ma credetemi, funziona bene anche per la cellulite. Se volete saperne di più date un’occhiata a questa impressionante galleria di immagini che parte con il “caso” della popstar Madonna.
Se Francia e Inghilterra convertissero la proposta in legge, in calce alle fotografie di moda ritoccate comparirebbe una scritta. Un voto che va da 1 (ritocco leggero delle luci) a 4 (pesanti ritocchi cosmetici). L’ipotesi non spaventa gli addetti ai lavori. Robin Derrick, direttore creativo dell’edizione britannica di Vogue, ha detto di aver passato i primi dieci anni della sua carriera a dimagrire modelle e gli ultimi ad ingrassarle. Che tradotto dal gergo fashionista vuol dire più o meno: diamoci una calmata che è meglio.