Grande fibrillazione per la ristorazione romana “en plein air”, che con l’avvicinarsi della bella stagione sta per arricchire l’offerta cittadina di nuove proposte.
Locali eleganti, spesso ambientati sulle terrazze di hotel lussuosi, con relativa vista spettacolare sui tetti della città eterna, guidati da chef stellati.
Potevamo non segnalarveli? No, certamente. Infatti, ecco di seguito riassunte le principali nuove aperture romane dei prossimi giorni.
ACQUOLINA
Acquolina, ristorante di pesce con stella Michelin, ha trasferito oggi la sede dal quartiere Collina Fleming al primo piano del centrale First Luxury Art Hotel di via del Vantaggio. Si tratta di uno dei due ristoranti che appartengono alla famiglia Troiani, mentre l’altro è il celebre Convivio.
Acquolina prende il posto del ristorante All’Oro, di proprietà dello chef Riccardo di Giacinto, che ha riaperto i battenti all’interno dell’Hotel The H’All tailor suite, in Piazza del Popolo.
Inoltre, al sesto piano, Angelo Troiani e la sua famiglia hanno a disposizione la terrazza AcquaRoof: vista spettacolare sui tetti del Pincio e cucina affidata allo chef Angelo Narducci, coadiuvato da Andrea La Caita, proprietario del ristorante La Sibilla, a Tivoli.
EIT
Eit è il nuovo ristorante dell’Hotel Rex, che prende il posto di Pipero e che da poco ha traslocato in Corso Vittorio. Voluto da Pino Cau, vulcanico imprenditore della ristorazione capitolina, è ora seguito da Luigi Nastri, chef con stella Michelin per Stazione di Posta, all’interno dell’ex mattatoio romano, e già da Settembrini.
Eit sta per 8, come i tavoli del ristorante e come gli ingredienti (attenzione, ingredienti non piatti) che compongono i 3 menu, slegati dalla classica successione antipasto, primo, secondo e dolce. Il vero menu degustazione ha otto ingredienti, è poi disponibile un menù mono-ingrediente e infine quello vegetariano.
PIPERO
Nuova apertura anche per Alessandro Pipero, da Albano Laziale, che dall’Hotel Rex nei pressi della Stazione Termini ha trasferito il suo ristorante in Corso Vittorio, davanti alla Chiesa Nuova. Siamo per la precisione nel rione Parione, tra Piazza Navona e Campo de’ Fiori.
La famosa pasta alla carbonara dello chef Luciano Monosilio, di Albano pure lui, non è più in carta, ora fa parte di un menu chiamato “Radici”, insieme ad altri piatti della coppia, molto amati ai tempi del Rex.
Spazi eleganti, 15 tavoli, di cui uno nella cantina del locale, e parecchi piatti insoliti in carta per un ristorante stellato, come la pasta con broccoletti e salsiccia.
MIRABELLE
Era già considerata una delle terrazze gourmet più incantevoli di Roma, il ristorante Mirabelle, al settimo piano del lussuoso Hotel Splendide Royal, con vista unica che spazia dagli edifici umbertini del Pinciano fino al cuore del centro storico, da Villa Medici a Trinità dei Monti.
Qui, la cucina guidata da Stefano Marzetti, già executive chef del ristorante Antico Arco, è quella classica da grande albergo, che non passa mai di moda e alterna con sicurezza piatti locali a proposte internazionali.
Ora, la terrazza, il punto forte del locale, è stata rinnovata, mentre si è rafforzata la selezione di 750 etichette di vini curata dai somellier Fabrizio Colaianni e Luca Costanzi.
LINEA E TYPO AL MAXXI
Typo è la nuova caffetteria-bookshop ambientata nella sala delle ex caserme del Maxxi, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo, progettato dall’architetta Zaha Hadid. Typo sarà anche gelateria artigianale, green corner e aperitivo.
Linea è invece il nuovo ristorante del Maxxi, che dal mese di giugno attiverà una collaborazione con la chef Cristina Bowerman, già alla guida del ristorante Glass di Trastevere, una stella Michelin, e del nuovo Romeo e Giulietta.
Proprio dal nuovo locale, aperto di recente in Piazza dell’Emporio, zona Testaccio, arriveranno al Maxxi prodotti artigianali e di qualità, come pane, dolci e gelato anche in versione take away.
La proposta comprende un menu lunch informale nella sala principale di Linea, e uno creativo per 30-40 coperti, curato da un team formato e diretto dalla chef.
MERCERIE
Igles Corelli, chef del ristorante stellato Atman di Lamporecchio, in provincia di Pistoia, ambientato in una splendida villa seicentesca, prepara i suoi piatti “garibaldini”, nati per unire i sapori italiani, in forma di “high-street food”.
Obiettivo di Mercerie, descritto come un format “informale e veloce”, è trasformare, semplificare, modellare i classici di Corelli in bottoni salati e dolci (pane sfogliato e farcito nel primo caso, pasta bignè nell’altro), praline e palloncini, fino a proporre il piatto simbolo dello chef, la lasagnetta croccante, in formato mignon.
A completare l’offerta del locale che aprirà a breve a Roma, in Largo Argentina, saranno i prezzi accessibili, il servizio take away da passeggio i cocktail e un’ ampia offerta di vini naturali.
[Crediti | Link: Ansa.it]