L’inarrestabile ascesa del rosa, il colore più instagrammato del 2017, non accenna a fermarsi.
Da scipito colore buono per neonati imberbi si è trasformato in breve nel new black chissà per quali meccaniche celesti –anzi, rosa. Ora però tutti, specie i millenial, i giovani nati tra gli anni ’80 e il 2000, vogliono il sale himalayano, il vinello estivo, l’ananas (sì l’ananas) le pentole chic e persino il cioccolato.
Per accreditare la tendenza del rosa millenial servirebbe un ristorante tutto rosa, meglio ancora se italiano.
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L’abbiamo!
Ovviamente ha aperto a New York, si chiama Pietro Nolita, ed è incondizionatamente rosa: rosa i tavoli, rosa le pareti, rosa le sedie, rosa i vasi, tuttoè declinato in divere gradazioni di rosa.
I proprietari non spiegano la scelta come un’astuta concessione alla moda imperante, ma attribuiscono la scelta a motivi di ambiente e atmosfera: “E’ un colore rilassante –dice Mina Soliman, co-proprietaria con Pietro Quaglia, del nuovo locale–. Non abbiamo voluto la solita atmosfera rustica tradizionale dei ristoranti italiani”.
“Inoltre –continua Pietro Quaglia, il rosa è un derivato del rosso, un colore forte e potente: “Significa amore, felicità, significa tante cose. E quando vai a mangiare fuori, questo è ciò che vuoi”.
Quaglia si è trasferito a New York da Milano quando aveva 19 anni, ed era solito mangiare in tavole calde o locali economici. Negli anni ha visto molti locali americani che cercavano di evocare l’atmosfera della trattoria italiana, ma per il suo locale voleva qualcosa di diverso: una tavola calda in perfetto stile americano ma con cibo italiano.
Il cibo servito al Pietro Nolita è tipico italiano, con un menu che varia con le stagioni.
Per colazione sono previsti pane, uova strapazzate, croissant, waffle al caffè con mascarpone e amaretto. A pranzo e a cena prevalgono i piatti dai gusti mediterranei: fusilli, bistecca con peperoni arrostiti, insalata di farro.
Ma anche alcune portate saranno rosa, come la pasta e alcuni drink. Uno dei piatti preferiti dallo chef Oliviero Borgna sono gli spaghetti ricotta e pomodoro, due ingredienti che, mescolati assieme, danno luogo al colore del momento.
D’altronde, i due proprietari si sono incontrati mentre lavoravano da Dolce e Gabbana, ed è comprensibile che abbiano sviluppato il tic della moda, come dimostrano la vendita di magliette, all’interno del locale, con la scritta “pink as fuck”.
Ma il ristorante non intende puntare per il cibo soltanto sul rosa, anche perché non è previsto l’impiego di coloranti alimentari, ma solo colorazioni naturali date ad esempio dal succo di barbabietole. E per mettere a punto il menù, è arrivata dall’Italia anche la mamma di Soliman.
“Non è un menù con tutti fronzoli –dice Soliman -. Certo, il locale è bello, divertente e anche un po’ kitsch. Ma per noi, ciò che conta è il cibo”.
E non solo il colore rosa. Per fortuna.
[Crediti | Link: Eater]