A volte, accadono episodi che ci ricordano inesorabilmente il lento passare degli anni, facendoci sentire spesso inadeguati nei confronti delle mode che cambiano sempre più velocemente.
Ad esempio, un tempo terminavamo il pasto al ristorante con una generosa coppa di tiramisù. Poi, il salutismo tiranno ha imposto dolci più graziosi, minuti e colorati, purtroppo spesso impiattati con una marea dei petali di fiori attorno.
E ci siamo dovuti adeguare.
Ma la moda più recente in fatto di dolci costituisce sicuramente la quintessenza dell’arte astratta, avulsa dalla bieca materia e leggera come un soffio di vento. Anzi, come un soffio di elio.
E’ questo il dolce che da qualche anno spopola a Chicago, al ristorante Alinea, tre stelle Michelin, regno dello chef Grant Achatz.
Un bel pallone di gas elio in cui affondare le labbra a fine pasto, facendolo scoppiare felici come bambini.
Il dolce è presto fatto: si prepara un composto di gelatina di mele verdi, zucchero, amido di mais e acqua, poi si prende una cannula, edibile ovviamente, e la si immerge per una estremità nel composto.
L’altra estremità viene invece attaccata a una bombola di elio, che inizia a gonfiare il composto fino a farlo diventare un palloncino. Et voilà, il dessert è servito.
Lo chef informa che il modo migliore per gustare la mirabolante creazione è di appoggiare le labbra sul palloncino, farlo scoppiare e mangiarsi non solo l’involucro ma anche la cordicella del pallone.
E alzarsi infine da tavola sazi per il lauto pasto ma anche sorprendentemente leggeri. Come l’aria.