Alla fine avete acchiappato il pollo e siete al vostro primo appuntamento al ristorante.
Peccato che “lui” sia un pollo qualunque, senza particolari tic relativi al mondo del cibo, mentre voi invece ve la tirate da gastro-gourmet, siete fissate patologicamente con la pulizia e in pratica quasi vegane.
Non certo per etica, perché in fondo avete l’animo stronzo, ma perché vi fa disgusto il solo pensiero di mangiare carne, interiora, budella, trippe, lingue, cervella et similia.
Oltretutto detestate il pesce, i molluschi soprattutto.
Detto ciò, per voi, l’invito al ristorante può trasformarsi da gradevole serata in vero incubo se, oltre alle vostre fobie, ci si mette pure il pollo di turno.
Vediamo allora quali sono i comportamenti che potrebbero farvi decidere di mollare lì tutto, andarvene a casa e attaccarvi al pacchetto di patatine.
1. Gli va bene ogni tavolo dove vi sbattono, cioè, vi collocano
In genere quando entrate i camerieri dei locali medio-bassi vi sbattono senza tanti complimenti nel primo tavolo libero che gli capita a tiro, quando va bene, o in quello in cui siete meno di impiccio nelle loro volate tra i tavoli quando va male.
Peccato che spesso questo tavolo corrisponda a quello che è nel bel mezzo della corrente o vicino alla porta dei servizi o a quella d’entrata, con relativi spifferi.
Ecco, il vostro accompagnatore, se ne frega bellamente delle vostre (giuste) rimostranze e lascia a voi l’ingrato compito di fare la figura dell’antipatica e rompiscatole chiedendo un tavolo migliore. E lui quello del povero tapino che sopporta un’arpia a cui non va bene nulla.
Dieci punti in meno.
2. Insiste nel volervi fare gustare i piatti che piacciono a lui
Certo, il poveretto è armato di buoni propositi e vuole fare bella figura, la figura del gastrofighetto, e si ostina a consigliarvi bestie tipo aragoste, granchi, pesce crudo e compagnia bella, che voi detestate cordialmente già solo alla vista.
E vi guarda con aria di sufficienza quando gli confessate che sì, siete fanatici del cibo ma molto di più della pasta al forno e della pizza, e molto meno degli animali cotti.
E quando gli fate presente questi vostri gusti se ne esce con un “Ah, ma allora sei vegana!”, non passandogli per l’anticamera del cervello che si possa non gradire un cibo di origine animale solo per biechi motivi di gusto, e non di etica.
Oltretutto, vi dà della vegana impunmente, e questo non lo potete tollerare
3. Il vegano è lui
Ed è pure rompiscatole. Ammorba l’aria, l’ambiente e l’atmosfera con le sue dissertazioni pseudo-scientifiche raccogliticcie prese a man bassa dalla rete e vi spara il predicozzo sulle povere bestie, l’ambiente, l’inquinamento atmosferico che ormai pure i muri conoscono a memoria.
Al che, voi prendete il vostro smartphone e gli ficcate sotto il naso i video di Cruciani mentre brandisce un salame o si gusta un coniglio in diretta facendolo alzare dal tavolo abbandonandovi disgustato: se deve succedere, meglio che succeda subito.
4. Vi obbliga a fare conversazione mentre la pizza si raffredda
Nonostante non siate più degli adolescenti alla prima cotta che si trovano in imbarazzo nel masticare uno di fronte all’altro, lui si sente in dovere di mostrare aristocratico disprezzo verso il cibo e continua a parlare.
Voi invece siete delle (si fa per dire) vecchie volpi che vogliono mangiare in santa pace lapizza senza dover pontificare sui mali del mondo proprio mentre la mozzarella si indurisce irrimediabilmente.
Così lo lasciate cianciare e continuate a mangiare, senza nessun ritegno e di buona lena, per quanto sempre educatamente, a bocca chiusa e senza rumoreggiare masticando.
Che se la mangi lui, la pizza fredda.
5. Non vi lascia controllare in pace il vostro smartphone
Appena prendete lo smartphone per fare una foto al piatto di turno e postarla o per dare una controllata a Facebook , vi riprende e con un sorrisetto cretino di sufficienza vi dice “ma dai, anche tu”?, facendovi sentire come una tredicenne alle prese con super Mario.
A questo punto potrete prontamente rispondergli: “rendimi questa parvenza di conversazione reale più interessante di quella virtuale e mollo subito il cellulare. Ma prima, lasciami fotografare e finire la mia pizza in santa pace. Ah, e spostati dal campo visivo, per favore”.
6. Finito il pasto si dilunga a chiacchierare di cose insulse
Okay, il vino vi ha sciolto la lingua e lui attacca con raccontini di vita passata di cui a voi non frega assolutamente nulla, oltretutto trovate seccante stare seduti per delle ore quando il pasto è finito e i camerieri per la quinta volta ti chiedono se andava tutto bene per farti capire che è tempo di smammare.
Quando attacca poi con l’ultima festa di compleanno dei pargoli a casa della sua ex moglie, gli piantate un ruttino in faccia come segnale. Se sopravvive, avrà capito che persino le barzellette sono meglio delle saghe familiari.
7. Paga lui
E questa è cosa buona e giusta. Peccato che paghi tronfio, con un’aria compiaciuta che manco vi avesse omaggiato di una vacanza a Dubai per un mese intero tutto compreso.
Attento, bello, non è che un conto pagato ti dia chissà quali punti in più. Quindi, per ora fatti bastare il grazie, e quando avrai imparato a farmi mangiare in pace… se ne parlerà!