Il preferito di Jeffrey Merrihue, l’uomo che ha mangiato in tutti i ristoranti della 50 Best Restaurants, è Asador Etxebarri (# 13 nel 2015), che si trova nel piccolo villaggio di Axpe, 45 minuti a sudest di Bilbao, in Spagna, dove Victor Arguinzoniz ha reinventato il concetto di barbecue all’europea affumicando di tutto, perfino il burro.
Un punto di vista credibile quello del fondatore di Foodie Hub, network di esperti gastronomici presente in 275 città del mondo: chi di noi può dire di aver fatto altrettanto?
Aver mangiato in ognuno dei ristoranti presenti nella classifica dei 50 migliori al mondo, o presunti tali (la lista annuale nata da un’idea della rivista inglese Restaurant Magazine e assemblata sulla base del giudizio di 837 esperti del settore è molto criticata, c’è perfino chi ne ha chiesto il boicottaggio con tanto di petizione) mette Merrihue in una condizione invidiabile.
Quando dice che l’evaporazione del lusso ostentato è la tendenza internazionale più evidente bisogna credergli. Per esempio, un solo ristorante della 50 Best Restaurants fa ancora sfoggio di candelabri, mentre, sorprendentemente, solo sette conservano le tovaglie bianche.
Diversa nei criteri dalla Guida Michelin, poco franco-centrica e meno amante allo sfarzo, la classifica nonostante le critiche sul meccanismo di voto, è riuscita a creare una comunità di amici tra gli chef che visitano spesso i rispettivi ristoranti in cerca di nuove idee.
Altra stranezza della 50 Best Restaurants che torna il prossimo 13 giugno spostandosi per la prima volta da Londra a New York: gli organizzatori dilatano la classica fino al 100esimo posto, alla faccia del nome. E proprio oggi, a sorpresa, hanno reso nota la lista dalla 51esima alla 100esima posizione.
Unica presenza italiana Niko Romito: lo chef abruzzese debutta al numero 84 con il ristorante Reale Casadonna di Castel di Sangro.
Per il resto notevole il capitombolo del lussuoso Per sé di New York, stroncato di recente dal New York Times e sceso di 12 posti, mentre precipitano di 53 posizioni il neo-bistrot parigino Le Chateaubriand (chissà cos’avrà combinato lo chef Inaki Aizpitarte), e addirittura di 74 il ristorante brasiliano Mani, guidato da Helena Rizzo, già insignita del titolo di migliore chef donna proprio dalla 50 Best.
Sospetta anche l’assenza da questa fetta di classifica del Combal.Zero di Rivoli (Torino), nel 2015 in posizione numero 65. L’assenza dalla classifica tratteggerebbe per Davide Scabin una specie di annus horribilis dopo che la Guida Michelin ha levato una stella al ristorante, passato da due a una stella.
Ecco la lista completa delle posizioni dal numero 51 al 100 nella 50 Best 2016
51. Maní, São Paulo, Brazil
52. Per Se, New York, USA
53. Hof Van Cleve, Kruishoutem, Belgium
54. The Jane, Antwerp, Belgium
55. Nerua, Bilbao, Spain
56. Mikla, Istanbul, Turkey
57. L’Astrance, Paris, France
58. Alain Ducasse au Plaza Athénée, Paris, France
59. Martín Berasategui, Lasarte-Oria, Spain
60. Hedone, London, UK
61. Maaemo, Oslo, Norway
62. La Grenouillère, La Madelaine Sous Montreuil, France
63. Aqua, Wolfsburg, Germany
64. Lasai, Rio de Janeiro, Brazil
65. Brae, Birregurra, Australia
65. Lyle’s, London, UK
67. The Restaurant at Meadowood, St. Helena, USA
68. Tegui, Buenos Aires, Argentina
69. Epicure, Paris, France
70. Burnt Ends, Singapore, Singapore
71. Daniel, New York, USA
72. Pavillon Ledoyen, Paris,France
73. Hertog Jan, Bruges, Belgium
74. Le Chateaubriand, Paris, France
75. Twins, Moscow, Russia
76. La Colombe, Cape Town, South Africa
77. Den, Tokyo, Japan
78. Belcanto, Lisbon, Portugal
79. Diverxo, Madrid, Spain
80. L’Atelier Saint-Germain de Joël Robuchon Paris, Paris, France
81. Chef’s Table at Brooklyn Fare, New York, USA
82. Hajime, Osaka, Japan
83. Manresa, Los Gatos, USA
84. Reale, Castel Di Sangro, Italy
85. The French Laundry, Yountville, USA
86. 8 1/2 Otto e Mezzo Bombana, Hong Kong, China
87. Indian Accent, New Delhi, India
88. Die Schwarzwaldstube, Baiersbronn, Germany
89. Benu, San Francisco, USA (Tie)
89. Zuma, Dubai, UAE
91. St John, London, UK
92. Quintessence, Tokyo, Japan
93. Daniel Berlin, Skåne Tranås, Sweden
94. Bras, Laguiole, France
95. L’Effervescence, Tokyo, Japan
96. Cosme, New York, USA
97. Momofuku Ko, New York, USA
98. Quay, Sydney, Australia
99. La Petite Maison, Dubai, UAE
100. Chestnaya Kuhnya, Moscow, Russia
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