Lui e lei scoprono che Illy ha comprato il 5% di Grom.
Il 24 novembre 2011 alle 17:45 sguida commenta:
Ahimè, c’è gente ignorante come me che valuta il gelato per quello che dice il palato, non per quello che trasmettono i cartelloni e non per la posizione strategica del punto vendita.
Post per Chiara di Genova e per Officina di cucina, il suo ristorante.
Il 21 novembre 2011 alle 20:25 emidio mansi commenta:
Suggerisco la lettura della pagina Facebook, un’incredibile ondata di entusiasmo, impegno e solidarietà. Ogni tanto si può rinunciare a fare i cinici fighi sarcastici per emozionarsi, non è retorica, leggete.
Gente del Fud | Primo episodio: carni e salumi per cui garbatamente salivate.
Il 23 novembre 2011 alle 10:18 Ludovica Amat commenta:
Il migliore salume al mondo è la salsiccia sarda, poco stagionata, con un sottile aroma di aglio. Da piccola, nelle trasferte tra papà e mamma (Cagliari e Milano) la imboscavo nella valigetta dei giochi (non si potevano portare salumi in continente): regolarmente veniva rivelata dai raggi X al check-in e, col cuore a pezzi, dovevo consegnare il corpo del reato a mio padre.
Cosa non va, precisamente, nella Nutella a colazione?
Il 23 novembre 2011 alle 12:26 uebò commenta:
Far passare un banale caso di etichetta ingannevole per una crociata contro la Nutella, o contro il made in Italy (mandolino in sottofondo) è la strategia che Ferrero usa tutte le volte che subisce questi provvedimenti. Tutta ‘sta fuffa nasce dal fatto che sull’etichetta della Nutella scrivono i valori dei nutrienti “buoni”, vitamine e sali minerali, per 100 grammi, quelli “cattivi”, grassi e zuccheri, per 15.
Il 22 novembre 2011 alle 21:57 Monica C commenta:
Cosa non va nella Nutella a colazione? Niente, come in tutte le cose quando se ne fa un uso sensato. Il problema è che per ragioni socio-cultural-psico-logiche farne uso sensato è molto difficile – la fetta di pane è inconcepibile, si mangia a cucchiaiate “fin quando fa male, fin quando ce n’è.
La ricetta perfetta: Amatriciana.
Il 22 novembre 2011 alle 22:16 danilo commenta:
“Kit per la perfetta amatriciana in 180 km. Salsa preparata espressa, ingredienti: rigatoni del pastificio dei Campi “Gragnano”, pomodorini del piennolo del Vesuvio di Casa Barone; guanciale riserva di Bassiano “Monti Lepini”; olio extra vergine d’oliva Olivastro bio; cipolla e peperoncino; trucioli di pecorino di picinisco stagionato (Frusinate, Az. Agr. Pacitti); e che Dio me ne voglia… 2 foglie di maggiorana fresca.
Il 22 novembre 2011 alle 17:47 topho commenta:
I romani di una certa età storcono il naso a sentire chiamare la Matriciana “amatriciana”. Matriciana è aggettivo (da matrice = madre) usato per significare “alla maniera di”, ovvero “come la fa mi’ madre”. Che il piatto sia la variante (l’aggiunta del pomodoro), della tipica ricetta di Amatrice è noto. Quella romana prevede, oltre il pomodoro, unicamente guanciale e pecorino romano, null’altro.
Il 24 novembre 2011 alle 10:09 lotho82 commenta:
Sarà che la crisi spinge a hobby manuali. Sarà l’effetto cuoco-in-tv. Sarà l’apertura di migliaia di food blog pieni di tutorial, gruppi di acquisto e giveaway allettanti. Sarà l’effetto Sky Real Time. Sarà che molte pasticcerie hanno prezzi esorbitanti. E sai che soddisfazione dire “l’ho fatto io?!” Credo sia l’insieme di questi fattori a determinare il boom di cake designer &co.
Avete mai provato una dieta famosa?
Il 25 novembre 2011 alle 11:37 amara commenta:
Io dimagrisco solo quando: A) mi ammalo (l’influenza intestinale è imbattibile), B) lavoro tantissimo, C) mi innamoro … spero che capiti la C ma vedo più probabile la A.
Duomo a Ragusa Ibla: Il più superspeciale Sultano di tutti.
Il 22 novembre 2011 alle 10:11 giorgio commenta:
Un posto dove andare, tornare e ritornare ancora: per essere trattati come principi da due padroni di casa attenti al palato e allo spirito; una cucina appagante, non solo di forma o di artifici tecnici, con la tradizione come base storica su cui lavorare per arrivare a piatti sempre nuovi.