L’inquisizione cortinese, quel po’ di controlli fatti dalla Guardia di Finanza a Cortina, causa molte reazioni. Con Fiorello siamo sempre sulla linea di confine tra il farcela e il non farcela, però alla fine ridi. Ha riso meno Alessandro Rimassa, autore del libro Generazione mille euro, che si è messo di traverso alla nota panetteria milanese Princi di Milano per una questione di scontrini.
La scena avviene di notte, a Milano, piazza XXV Aprile, due passi da corso Como. Un gruppo di trentenni entra da Princi per un pezzo di pizza al taglio post-discoteca. C’è anche Alessandro Rimassa, uno tignoso, che non vuole essere preso per il naso. Ecco cosa fa:
“Arrivato il mio turno ho ordinato la pizza (buonissima, tra l’altro), pagato i 3,50 euro, chiesto e ottenuto lo scontrino. Poi ho chiesto al ragazzo cinese che serviva al banco di emettere i 17 scontrini che non erano stati fatti. ‘Dovete battere un totale di 59,50 euro’, ho spiegato. Sono rimasti in silenzio. Volevano fare finta di niente. ‘Chiamo il responsabile’, poi mi ha detto”.
Arriva un ragazzo italiano sui trent’anni che dice:
PRINCI. “Hai avuto lo scontrino tu?”
ALESSANDRO. “Sì, ma non i 17 che mi hanno preceduto, per un totale di 59,50 euro, dovete batterli tutti.
PRINCI. “Ma se tu hai avuto il tuo che vuoi?”
ALESSANDRO. “Se non li battete vi denuncio alla Finanza”.
PRINCI. “E denunciaci”.
E’ evasione fiscale, Alessandro, senza uscire dalla panetteria, chiama il 117 e li denuncia.
Ho fatto un veloce calcolo: “In quel momento da Princi c’erano 80 persone, come dire che in una notte possono vendere anche 1000 pezzi di pizza senza scontrino. Ma calcoliamone la metà, 500, e supponiamo che di notti vive ce ne siano 4 a settimana, 16 al mese. Fanno comunque 1750 euro evasi a notte, 28 mila al mese”.
(Piccola nota a margine: Princi di giorno rilascia sempre gli scontrini, lo dice lo stesso Alessandro: “prima paghi e poi con lo scontrino fiscale ordini ciò che desideri”).
Vi lascio con alcune domande dello stesso Alessandro, rispondete se avete anche voi la bizzarra sensazione che l’Italia sia il paese in cui la colpa è sempre di qualcun altro.
— Credete che alle persone dopo di me sia stato fatto lo scontrino?
— Credete che le persone dopo di me abbiano chiesto lo scontrino?
— Chi è il vero colpevole?
— Anche voi 5 euro di sconto al ristorante e rinunciate alla ricevuta?
— Il 41% di tasse è troppo, come fai se hai un’attività?
[Crediti | Link: Corriere Tv, Rcs Libri, La Stampa, immagine: SaporimadeinItaly]