Vi ricordate di Ségolène Royal? Sfidò Nicolas Sarkozy nella corsa alla presidenza francese uscendone sconfitta ma non vinta. Martedì era a Roma per un convegno su “Donne, Istituzioni e Politica”, relatrice l’onorevole Livia Turco. Cui fa seguito l’inevitabile ristorante offerto dal diplomatico Paolo Ducci. Si mangia, si chiacchiera, fin quando il compagno di Ségolène, André Hadjez, esplode in un urlo: “Smetta subito di toccare la mia donna!“. Dopodichè Ségolène e accompagnatore, come centometristi ben allenati, sono scappati dal ristorante.
Momenti di imbarazzo, sguardi stuopiti, volti pallidi tranne uno. Il diplomatico è rosso peperone. Ha importunato lui la signora? Così sembra, visto che Ducci le era seduto accanto, il bell’André, seduto di fronte per un po’ ha sopportato poi non ce l’ha fatta più.
Sì, ma precisamente, cos’è successo? Piedino, mano morta o problemi psichiatrici del compagno di Ségolène? In assenza di una versione ufficiale mi permetto una domanda. E’ più sessista il piedino del diplomatico o il certificato di proprietà gridato dall’accompagnatore: “…la mia donna”? Dimenticavo, questo edificante quadretto sì è svolto durante la “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne”.