Giorni fa arriva questa mail da Edoardo Raspelli, 125 chili, critico di mangiatoie d’alto bordo, conduttore di Mela Verde su Rete4 non so più se con o senza l’on. Gabriella Carlucci.
«Venerdì 24 alle 11, all’ospedale Policlinico di Milano, il dottor Ezio Lattuada inserirà nel mio stomachino un palloncino ripieno di acqua blu che dovrebbe farmi dimagrire. Il tutto sarà ripreso dalle telecamere di Canale 5 che seguirà il mio auspicabile dimagrimento dall’intervento in poi per: RASPELLI, IL GASTRO REALITY».
L’ultimo Raspelli, quello della tivù, ha il merito di portare avanti una posizione discutibile ma chiara, sopportandone tutte le scomodità. Che sono le critiche di ego smisurato se va bene. Se va male le accuse di sfruttamento della malattia a scopo audience. O gli sfottò del critico televisivo Aldo Grasso, che di Edoard Ego Raspelli recensore di ristoranti ha scritto: “Se viene riconosciuto dai titolari dell’albergo o della trattoria, il suo giudizio è benevolo. Se non viene riconosciuto, scatta la vendetta”.
Tutto giusto. Il punto è che Raspelli, è così entusiasta nel suo ininterrotto desiderio di notorietà, da non riuscirci antipatico.
Comunque, ieri, su Facebook, è arrivata la buona notizia: “Dopo 3 giorni di Policlinico sono a casa con un palloncino in più e 2 chili in meno”. Il lieto fine una situazione sanitaria complicata. Ma ecco, inevitabile, il risvolto mediatico: “racconterò come è andata a la Mezzanotte di Radio2 e a Gente”.
Secondo voi è giusto spettacolizzare l’obesità? E detto che sono soprattutto fatti suoi, perché Raspelli fa queste cose? Per la pancia? Per il reality? Per se stesso?
[Corriere.it, Libero, immagine di Edoardo Formaciari. Il titolo è copiaincollato da una dichiarazione del medico di Raspelli]