Le cifre saranno aride ma raccontano l’intensità del fenomeno, la giornata dei ciellini non è sempre scandita da silenzio assorto e pasti frugali. Almeno non in corrispondenza degli sfarzosi meeting di Comunione e Liberazione, con i quali coincide il picco degli esborsi di Pierangelo Daccò, Il faccendiere accusato di associazione per delinquere che pagava i viaggi all’estero di Roberto Formigoni e copriva le spese dello yacht su cui veleggiava il governatore.
Il 26 agosto 2009, per dire, Daccò spende 15mila euro al ristorante Lo Squero di Rimini e 3mila all’hotel Le Meridien. Proprio in quel giorno, la coincidenza è sospetta, si svolge il meeting di Cl con Formigoni, va da sé, nei panni dell’anfitrione.
Insomma, un colpo al cerchio e uno alla botte. La tradizione della sobrietà si può rinnegare qualche volta, i ciellini vedono una trasversalità quasi sospetta in chi la osanna, ormai è un simbolo. Evidentemente, il simbolo sbagliato.
Ma stando alle sei carte di credito sequestrate dalla polizia a Daccò, le sue spese folli –oltre due milioni– evocano cene pantagrueliche e notti da nababbi. Del resto, lo sanno anche i bambini che le pubbliche relazioni costano.
Ditemi voi che siete persone di mondo con il dna dei gastrofissati, cosa bisogna scofanarsi per pagare una cena da Sadler, il 21 dicembre 2006, 26.582 euro? Sarà anche un tempio dell’alta cucina milanese, così però si corre il rischio imbarazzante di sentirsi male. E proseguendo nel balletto delle aride cifre: 9.300 euro spesi per il vitto in un solo giorno, 2.200 per il pranzo; 7.100 per la cena. 4.000 euro all’enoteca Azara di Arzachena, vicino porto Cervo. 3.000 euro il 10 agosto 2008 al Billionaire, la discoteca di Flavio Briatore. 4.217 euro bruciati in un negozio di liquori a Levanto, e il cosmico conto pagato per una cena all’Antica Osteria di Cassinetta di Lugagnano il 26 maggio 2008: 12.000 euro.
Qui le cose sono due. La prima: Daccò era il più super-speciale di tutti i gastrofanatici mai apparsi sul pianeta (milionario, vitaiolo, intenditore, generoso), e sia chiaro a tutti, scrivo questa cosa con malcelato orgoglio. Oppure, l’altra: voleva ingraziarsi qualcuno.
[Crediti | Link: Repubblica.it, immagine: Sadler]