La legge regionale che, in Lombardia, “dà facoltà ai Comuni di vietare determinati esercizi commerciali incompatibili con l’aspetto e la tradizione della città” (leggi: kebab, cinesi e fast food), piace alla Lega, guardacaso. Giosuè Frosio, promotore del disegno di legge, annuncia orgoglioso che questa preserva l’identità dei centri storici. Ecco, il mio problema è che sono d’accordo. Passato l’attimo destabilizzante durante il quale mi rassegno ad essere d’accordo con qualcosa di leghista, nonostante la mia militanza anarco-veronelliana, devo darmi una ragione. Già detto, per la verità, ma: se in una rocca medioevale io incrocio il pagliaccio policromo di McDonald’s, vado in acido; voglio che sia preservato il paesaggio nel quale mi riconosco. Così come non costruisco baite valdostane nel centro di Assisi – e neppure centrali nucleari, spero – nello stesso modo non ammetto attività produttive che facciano a cazzotti con la mia idea di landscape. Sono passatista? Sono un vecchio barbogio? Insomma: sono grave, dottore?